Il concorso per il museo del'Acropoli aveva nella scelta di una o più aree di intervento il pregio e il difetto dell'iniziativa. Da una parte questa varietà ha dato la possibilità di determinare autonomamente la filosofia progettuale, dall'altra ha contribuito all'imbarazzo della giuria costretta a scegliere fra proposte molto differenti fra loro, ma soprattutto a decidere sulla base di dati non omogenei. Il concorso ha chiarito comunque che solo l'area Makryianni fosse adatta ad istituire un rapporto visivo diretto tra la collina e il museo. Tra le centinaia di progetti presentati si è scelto di analizzare la pattuglia italiana, capitanata dal vincitore, Manfredi Nicoletti-Lucio Passarelli e dal loro grande occhio che permette di vedere contemporaneamente fregi e metope salvate alle intemperie e sullo sfondo il vero Partenone. Gli altri connazionali si dividono fra le diverse aree con interventi spesso più misurati, ma probabilmente anche meno appetibili agli occhi della giuria.
Ad Atene!: piccola cronistoria della partecipazione italiana al concorso del museo dell'Acopoli di Atene
BOSCHI, ANTONELLO
1992-01-01
Abstract
Il concorso per il museo del'Acropoli aveva nella scelta di una o più aree di intervento il pregio e il difetto dell'iniziativa. Da una parte questa varietà ha dato la possibilità di determinare autonomamente la filosofia progettuale, dall'altra ha contribuito all'imbarazzo della giuria costretta a scegliere fra proposte molto differenti fra loro, ma soprattutto a decidere sulla base di dati non omogenei. Il concorso ha chiarito comunque che solo l'area Makryianni fosse adatta ad istituire un rapporto visivo diretto tra la collina e il museo. Tra le centinaia di progetti presentati si è scelto di analizzare la pattuglia italiana, capitanata dal vincitore, Manfredi Nicoletti-Lucio Passarelli e dal loro grande occhio che permette di vedere contemporaneamente fregi e metope salvate alle intemperie e sullo sfondo il vero Partenone. Gli altri connazionali si dividono fra le diverse aree con interventi spesso più misurati, ma probabilmente anche meno appetibili agli occhi della giuria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.