Gli studi sulla PMI hanno da tempo posto in evidenza una "oggettiva" difficoltà ad individuare un unico o prevalente modello interpretativo delle dinamiche organizzative e gestionali e di sviluppo di tali imprese. La dimensione minore non sembra costituire un criterio discriminante nella specificazione delle caratteristiche assunte dalle variabili organizzative. L'emergere di non pochi limiti alla capacità interpretativa delle teorie dominanti conduce a spostare l'attenzione dalla definizione di modelli deterministici alla ricerca e individuazione di aree critiche sotto il profilo organizzativo. Tra queste, la riflessione si concentra sulla dinamica delle caratteristiche strutturali e dell'organizzazione del lavoro, con riferimento più specifico all'evoluzione mostrata dal campione di 13 PMI toscane esaminate nel volume.
L'innovazione organizzativa
BONTI, MARIACRISTINA;
2001-01-01
Abstract
Gli studi sulla PMI hanno da tempo posto in evidenza una "oggettiva" difficoltà ad individuare un unico o prevalente modello interpretativo delle dinamiche organizzative e gestionali e di sviluppo di tali imprese. La dimensione minore non sembra costituire un criterio discriminante nella specificazione delle caratteristiche assunte dalle variabili organizzative. L'emergere di non pochi limiti alla capacità interpretativa delle teorie dominanti conduce a spostare l'attenzione dalla definizione di modelli deterministici alla ricerca e individuazione di aree critiche sotto il profilo organizzativo. Tra queste, la riflessione si concentra sulla dinamica delle caratteristiche strutturali e dell'organizzazione del lavoro, con riferimento più specifico all'evoluzione mostrata dal campione di 13 PMI toscane esaminate nel volume.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.