Si analizzano i contesti politici europei che favorirono l'utilizzo dei catasti come strumento di perequazione e di equità fiscale, facendo emergere la peculiarità del caso inglese che non conosce catasti ma la land tax; si analizza inoltre la riflessione che nel corso del Settecento si sviluppò attorno ai catasti sia in ambito amministrativo che tra gli economisti: particolare risalto viene dato alle figure di Bertier de Sauvigny, Turgot, Mirabeau, Véron de Forbonnaise e Smith.
Entre justice distributive et développement économique : la lutte pour la création de cadastres généraux au XVIIIe siècle
ALIMENTO, ANTONELLA
2001-01-01
Abstract
Si analizzano i contesti politici europei che favorirono l'utilizzo dei catasti come strumento di perequazione e di equità fiscale, facendo emergere la peculiarità del caso inglese che non conosce catasti ma la land tax; si analizza inoltre la riflessione che nel corso del Settecento si sviluppò attorno ai catasti sia in ambito amministrativo che tra gli economisti: particolare risalto viene dato alle figure di Bertier de Sauvigny, Turgot, Mirabeau, Véron de Forbonnaise e Smith.File in questo prodotto:
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