Negli edifici con struttura a telaio, in cemento armato o anche in acciaio, le chiusure perimetrali sono generalmente realizzate con pannelli di tamponamento in muratura di laterizio a cui non è affidata alcuna funzione portante. Le tipologie di muratura utilizzate sono svariate. Recentemente, si è posta l’attenzione, anche in Italia, su un nuovo sistema costruttivo per la realizzazione di murature non portanti, basato sull’impiego di blocchi rettificati, tali da consentire l’esecuzione di letti “sottili” di malta, dell’ordine di 1-3 mm di spessore /1/. Tale sistema si presta a ridurre drasticamente le quantità di malta ed i tempi di esecuzione della muratura, con vantaggi economici di rilievo /2/, /3/. Pur essendo l’impiego di tale tecnologia costruttiva riconosciuto dalla versione attualmente vigente dell’Eurocodice 6, la conoscenza del comportamento meccanico non è però ancora esaustiva, soprattutto in relazione all’influenza dei numerosi parametri che lo caratterizzano. Pertanto sono in corso studi volti all'acquisizione di conoscenze sul comportamento fisico e meccanico ed al perfezionamento del sistema. Al fine di determinare il comportamento sotto carico di elementi costruttivi realizzati con la tecnologia descritta, è stata intrapresa una campagna di ricerche, promossa da Laterificio Pugliese S.p.A. con il supporto del MIUR e svolta dal Dipartimento di Ingegneria Strutturale dell'Università di Pisa. La ricerca si è incentrata, oltre che sullo studio del comportamento meccanico degli elementi costituenti, blocchi e collanti, sulla valutazione della risposta di elementi strutturali di grandi dimensioni, alle azioni sia complanari che fuori piano. I campioni e le modalità di prova sono stati concepiti in modo da riprodurre le diverse condizioni di sollecitazione delle pareti sia nella funzione di pannelli di tamponamento che di tramezzature. Lo studio è stato completato con la messa a punto di modelli agli elementi finiti capaci di descrivere il comportamento rilevato sperimentalmente e quindi utili per estendere i risultati ad elementi strutturali diversi, per forma e modalità di carico

Tamponamenti in blocchi di laterizio rettificati e a giunti sottili

BECONCINI, MARIA LUISA;CROCE, PIETRO;
2008-01-01

Abstract

Negli edifici con struttura a telaio, in cemento armato o anche in acciaio, le chiusure perimetrali sono generalmente realizzate con pannelli di tamponamento in muratura di laterizio a cui non è affidata alcuna funzione portante. Le tipologie di muratura utilizzate sono svariate. Recentemente, si è posta l’attenzione, anche in Italia, su un nuovo sistema costruttivo per la realizzazione di murature non portanti, basato sull’impiego di blocchi rettificati, tali da consentire l’esecuzione di letti “sottili” di malta, dell’ordine di 1-3 mm di spessore /1/. Tale sistema si presta a ridurre drasticamente le quantità di malta ed i tempi di esecuzione della muratura, con vantaggi economici di rilievo /2/, /3/. Pur essendo l’impiego di tale tecnologia costruttiva riconosciuto dalla versione attualmente vigente dell’Eurocodice 6, la conoscenza del comportamento meccanico non è però ancora esaustiva, soprattutto in relazione all’influenza dei numerosi parametri che lo caratterizzano. Pertanto sono in corso studi volti all'acquisizione di conoscenze sul comportamento fisico e meccanico ed al perfezionamento del sistema. Al fine di determinare il comportamento sotto carico di elementi costruttivi realizzati con la tecnologia descritta, è stata intrapresa una campagna di ricerche, promossa da Laterificio Pugliese S.p.A. con il supporto del MIUR e svolta dal Dipartimento di Ingegneria Strutturale dell'Università di Pisa. La ricerca si è incentrata, oltre che sullo studio del comportamento meccanico degli elementi costituenti, blocchi e collanti, sulla valutazione della risposta di elementi strutturali di grandi dimensioni, alle azioni sia complanari che fuori piano. I campioni e le modalità di prova sono stati concepiti in modo da riprodurre le diverse condizioni di sollecitazione delle pareti sia nella funzione di pannelli di tamponamento che di tramezzature. Lo studio è stato completato con la messa a punto di modelli agli elementi finiti capaci di descrivere il comportamento rilevato sperimentalmente e quindi utili per estendere i risultati ad elementi strutturali diversi, per forma e modalità di carico
2008
Beconcini, MARIA LUISA; Croce, Pietro; Pellegrini, D.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/179466
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