Il 15 ottobre 1995, la zona di Camaiore (Toscana nord-occidentale) è stata interessata da un improvviso fenomeno di sprofondamento, che ha causato la distruzione o il severo danneggiamento di numerose abitazioni. Poiché la struttura geologica di un’area è uno dei fattori fondamentali nella genesi dei sinkholes, sono state effettuate diverse indagini di superficie e di sottosuolo, allo scopo di comprendere le modalità di formazione ed evoluzione del collasso. Le caratteristiche dell’area sono state ricostruite sulla base di indagini geologiche, geomorfologiche e geognostiche: la zona della voragine è caratterizzata dalla presenza di un substrato carbonatico intensamente fratturato e interessato da molteplici faglie dirette. Il substrato è sormontato da depositi alluvionali, che raggiungono spessori fino a 140 m. Sulla base delle indagini e di sondaggi geognostici, nel substrato è stata evidenziata la presenza di cavità carsiche, generalmente riempite da brecce o materiale alluvionale. Il disastro di Camaiore è attribuito al collasso di una cavità profonda nel substrato carbonatico. Gli effetti di tale collasso si sono propagati verso la superficie soltanto dopo un certo periodo di tempo, con la lenta progressione della subsidenza verso l’alto, interessando il materiale alluvionale e, in ultimo, le abitazioni soprastanti. Non è superfluo notare che, una settimana prima del collasso, una scossa di terremoto del VII grado della scala Mercalli, con epicentro situato a circa 50 km da Camaiore, ha interessato anche l’area in oggetto; è quindi probabile che lo shock sismico abbia innescato o accelerato il fenomeno di collasso. Allo scopo di individuare altre zone potenzialmente instabili, sono state effettuate ricerche storico-archivistiche, unitamente a indagini geognostiche e geomorfologiche, sia nell’area urbana, sia nelle immediate adiacenze. Tali studi hanno evidenziato, nei pressi dell’abitato di Camaiore, possibili altre zone interessate da cavità profonde nel sottosuolo, nonché tracce di antichi fenomeni di collasso. Infatti, il substrato carbonatico è ampiamente diffuso nell’area in esame e potrebbe essere coinvolto, insieme alla copertura alluvionale, in fenomeni di sprofondamento carsico. Inoltre, Camaiore è situata in prossimità di un’area altamente sismica (Garfagnana-Lunigiana), dove possono verificarsi forti terremoti (magnitudo superiore a 6). In considerazione di questi aspetti, è necessario incrementare ed estendere le indagini all’intera area della piana di Camaiore, per identificare condizioni analoghe a quelle del collasso catastrofico del 1995 e pianificare lo sviluppo futuro dell’area.
Assetto geologico e pericolosità da sinkhole in aree urbane: il caso di Camaiore (Toscana, Italia)
D'AMATO AVANZI, GIACOMO ALFREDO;GIANNECCHINI, ROBERTO;PUCCINELLI, ALBERTO;
2004-01-01
Abstract
Il 15 ottobre 1995, la zona di Camaiore (Toscana nord-occidentale) è stata interessata da un improvviso fenomeno di sprofondamento, che ha causato la distruzione o il severo danneggiamento di numerose abitazioni. Poiché la struttura geologica di un’area è uno dei fattori fondamentali nella genesi dei sinkholes, sono state effettuate diverse indagini di superficie e di sottosuolo, allo scopo di comprendere le modalità di formazione ed evoluzione del collasso. Le caratteristiche dell’area sono state ricostruite sulla base di indagini geologiche, geomorfologiche e geognostiche: la zona della voragine è caratterizzata dalla presenza di un substrato carbonatico intensamente fratturato e interessato da molteplici faglie dirette. Il substrato è sormontato da depositi alluvionali, che raggiungono spessori fino a 140 m. Sulla base delle indagini e di sondaggi geognostici, nel substrato è stata evidenziata la presenza di cavità carsiche, generalmente riempite da brecce o materiale alluvionale. Il disastro di Camaiore è attribuito al collasso di una cavità profonda nel substrato carbonatico. Gli effetti di tale collasso si sono propagati verso la superficie soltanto dopo un certo periodo di tempo, con la lenta progressione della subsidenza verso l’alto, interessando il materiale alluvionale e, in ultimo, le abitazioni soprastanti. Non è superfluo notare che, una settimana prima del collasso, una scossa di terremoto del VII grado della scala Mercalli, con epicentro situato a circa 50 km da Camaiore, ha interessato anche l’area in oggetto; è quindi probabile che lo shock sismico abbia innescato o accelerato il fenomeno di collasso. Allo scopo di individuare altre zone potenzialmente instabili, sono state effettuate ricerche storico-archivistiche, unitamente a indagini geognostiche e geomorfologiche, sia nell’area urbana, sia nelle immediate adiacenze. Tali studi hanno evidenziato, nei pressi dell’abitato di Camaiore, possibili altre zone interessate da cavità profonde nel sottosuolo, nonché tracce di antichi fenomeni di collasso. Infatti, il substrato carbonatico è ampiamente diffuso nell’area in esame e potrebbe essere coinvolto, insieme alla copertura alluvionale, in fenomeni di sprofondamento carsico. Inoltre, Camaiore è situata in prossimità di un’area altamente sismica (Garfagnana-Lunigiana), dove possono verificarsi forti terremoti (magnitudo superiore a 6). In considerazione di questi aspetti, è necessario incrementare ed estendere le indagini all’intera area della piana di Camaiore, per identificare condizioni analoghe a quelle del collasso catastrofico del 1995 e pianificare lo sviluppo futuro dell’area.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.