Obiettivi: la comparsa di pensieri automatici negativi (PN) è associata allo sviluppo della depressione dai modelli cognitivo-comportamentali (CBT). Il modello CBT di terza generazione, alla base dell'Acceptance and Commitment Therapy (ACT), sostiene che il processo fondamentale nello sviluppo della depressione è l’evitamento esperienziale (EE). Inoltre, il modello ACT suppone che l’EE aumenti i PN e questi, a loro volta, aumenterebbero il disagio psicologico. Precedenti ricerche sull’argomento hanno mostrato relazioni sia fra PN e depressione che tra EE e depressione. Nessuno studio ha invece esplorato l'interazione tra queste due variabili nel predire la depressione. L'obiettivo della presente ricerca è stato quello di verificare se PN medi la relazione tra EE e la depressione in un campione di pazienti affetti da malattia oncologica.Metodi: 99 pazienti con cancro (86.7% femmine, età media = 50,3 anni, DS = 9.6, range = 23-68 anni) hanno partecipato allo studio ed hanno completato l’Acceptance and Action Questionnaire-II, l’Automatic Thoughts Questionnaire e il Beck Depression Inventory. Un’ analisi di regressione gerarchica, controllata per le variabili socio-demografiche e cliniche, ha dimostrato che l’EE pedice sia PN che la depressione. Risultati e Conclusioni: quando PN ed EE sono inseriti nell’equazione di regressione gerarchica come predittori, solo PN predice in modo significativo la depressione. I risultati apportano ulteriori evidenze al modello sottostante l’ACT, che ipotizza l’EE come fattore di rischio per lo sviluppo di psicopatologia. Inoltre, supportano il modello di mediazione ipotizzato, suggerendo che PN costituisce un meccanismo fondamentale attraverso il quale l’EE si lega alla depressione.

Il ruolo dell’evitamento esperienziale e dei pensieri automatici nello sviluppo della depressione nei pazienti con cancro

BERNINI, OLIVIA;BERROCAL MONTIEL, CARMEN
2013-01-01

Abstract

Obiettivi: la comparsa di pensieri automatici negativi (PN) è associata allo sviluppo della depressione dai modelli cognitivo-comportamentali (CBT). Il modello CBT di terza generazione, alla base dell'Acceptance and Commitment Therapy (ACT), sostiene che il processo fondamentale nello sviluppo della depressione è l’evitamento esperienziale (EE). Inoltre, il modello ACT suppone che l’EE aumenti i PN e questi, a loro volta, aumenterebbero il disagio psicologico. Precedenti ricerche sull’argomento hanno mostrato relazioni sia fra PN e depressione che tra EE e depressione. Nessuno studio ha invece esplorato l'interazione tra queste due variabili nel predire la depressione. L'obiettivo della presente ricerca è stato quello di verificare se PN medi la relazione tra EE e la depressione in un campione di pazienti affetti da malattia oncologica.Metodi: 99 pazienti con cancro (86.7% femmine, età media = 50,3 anni, DS = 9.6, range = 23-68 anni) hanno partecipato allo studio ed hanno completato l’Acceptance and Action Questionnaire-II, l’Automatic Thoughts Questionnaire e il Beck Depression Inventory. Un’ analisi di regressione gerarchica, controllata per le variabili socio-demografiche e cliniche, ha dimostrato che l’EE pedice sia PN che la depressione. Risultati e Conclusioni: quando PN ed EE sono inseriti nell’equazione di regressione gerarchica come predittori, solo PN predice in modo significativo la depressione. I risultati apportano ulteriori evidenze al modello sottostante l’ACT, che ipotizza l’EE come fattore di rischio per lo sviluppo di psicopatologia. Inoltre, supportano il modello di mediazione ipotizzato, suggerendo che PN costituisce un meccanismo fondamentale attraverso il quale l’EE si lega alla depressione.
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