Nel presente lavoro si riportano i risultati di prove di gassificazione con aria di fanghi da depurazione al 20 % di umidità, miscelati con biomassa legnosa. In particolare sono stati analizzati gli effetti del loro contenuto in alimentazione e del rapporto equivalente (0.15, 0.2 e 0.25) sulle rese dei prodotti, la composizione del gas e l’efficienza di gassificazione. I risultati ottenuti hanno evidenziato che è possibile cogassificare i fanghi con pellet di legno in impianti a letto fisso updraft. Tuttavia, ad elevati tenori di fango in alimentazione (> 50 %) il processo di gassificazione è risultato meno gestibile a causa dell’agglomerazione di ceneri nella zona di ossidazione e alla necessità di un più frequente scarico delle ceneri. Lavorando con il rapporto equivalente ottimale (0.25) l’aggiunta di fanghi da depurazione fino al 70 % ha portato ad un decremento di resa in gas da 1.56 a 1.07 Nm3/kg di alimentazione, rispetto al caso di gassificazione con pellet di legno; ciò è dovuto al più alto contenuto di umidità e ceneri nel fango. Inoltre il più alto tenore di fango in alimentazione ha portato anche ad una diminuzione del potere calorifico da 5.8 a 4.9 MJ/Nm3dry e dell’efficienza di gassificazione da 60 a 55 %. Il test di lisciviazione effettuati sul residuo solido ottenuto dalla gassificazione dei soli fanghi ha mostrato che il rilascio di metalli rientra nei limiti dell’Unione Europea per immissione in discarica di residui inerti; il rilascio di solfati invece potrebbe risultare elevato, a causa dell’alto contenuto di zolfo nel fango di partenza.
Cogassificazione di fanghi da depurazione in un gassificatore updraft.
SEGGIANI, MAURIZIA;PUCCINI, MONICA;VITOLO, SANDRA
2011-01-01
Abstract
Nel presente lavoro si riportano i risultati di prove di gassificazione con aria di fanghi da depurazione al 20 % di umidità, miscelati con biomassa legnosa. In particolare sono stati analizzati gli effetti del loro contenuto in alimentazione e del rapporto equivalente (0.15, 0.2 e 0.25) sulle rese dei prodotti, la composizione del gas e l’efficienza di gassificazione. I risultati ottenuti hanno evidenziato che è possibile cogassificare i fanghi con pellet di legno in impianti a letto fisso updraft. Tuttavia, ad elevati tenori di fango in alimentazione (> 50 %) il processo di gassificazione è risultato meno gestibile a causa dell’agglomerazione di ceneri nella zona di ossidazione e alla necessità di un più frequente scarico delle ceneri. Lavorando con il rapporto equivalente ottimale (0.25) l’aggiunta di fanghi da depurazione fino al 70 % ha portato ad un decremento di resa in gas da 1.56 a 1.07 Nm3/kg di alimentazione, rispetto al caso di gassificazione con pellet di legno; ciò è dovuto al più alto contenuto di umidità e ceneri nel fango. Inoltre il più alto tenore di fango in alimentazione ha portato anche ad una diminuzione del potere calorifico da 5.8 a 4.9 MJ/Nm3dry e dell’efficienza di gassificazione da 60 a 55 %. Il test di lisciviazione effettuati sul residuo solido ottenuto dalla gassificazione dei soli fanghi ha mostrato che il rilascio di metalli rientra nei limiti dell’Unione Europea per immissione in discarica di residui inerti; il rilascio di solfati invece potrebbe risultare elevato, a causa dell’alto contenuto di zolfo nel fango di partenza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.