Il Laboratorio Universitario Volterrano è un’unità di ricerca e formazione multidisciplinare rivolta allo studio e alla valorizzazione dei beni culturali e ambientali della città di Volterra e del suo territorio. Nato nella primavera del 1996 con una prima sperimentazione di studio pluridisciplinare sulla città di Volterra, eseguita allora da un piccolo gruppo di studenti delle facoltà di Lettere e Ingegneria dell’Università di Pisa, il Laboratorio si è arricchito nel tempo di altri settori di ricerca e ha esteso i suoi interessi anche a tutto il territorio volterrano storico. Oggi al Laboratorio partecipano docenti, tecnici e studenti di diverse discipline dell’Università di Pisa, quali l’archeologia, la storia, l’architettura, l’urbanistica, la sociologia. Le attività del Laboratorio, finanziate dall’Università di Pisa, dal Comune di Volterra, dalla Provincia di Pisa e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, sono programmate annualmente dai Comitati Scientifici e di Coordinamento, composti dai docenti dell’Università di Pisa attivi nel Laboratorio e dai rappresentanti degli altri enti finanziatori. Il Laboratorio ha sede a Volterra nella duecentesca Casa Torre Toscano. In questa sede si avvicendano ogni anno gruppi di studenti delle varie discipline che, sotto la guida dei loro docenti, attuano un programma di sperimentazione e ricerca volto alla valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale e storico della città di Volterra e del suo territorio. Gli stages stanziali, nella forma di “lezioni fuori sede”, offrono ogni anno un’originale occasione per gli studenti di diversa formazione di partecipare attivamente ai progetti di ricerca multidisciplinare coordinati dai docenti del Laboratorio. Formazione e ricerca trovano quindi una irripetibile occasione di incontro nella città di Volterra. I risultati delle sperimentazioni e delle ricerche approfondite da ciascuna disciplina sono annualmente pubblicati nel “Quaderno del Laboratorio Universitario Volterrano”, la rivista ufficiale del Laboratorio arrivata oggi al numero 15, e presentati a Volterra in una giornata di studi dedicata e in una mostra allestita negli spazi delle Logge del Palazzo Pretorio. La mostra “ Volterra 1997-2012. 15 anni di attività del Laboratorio Universitario Volterrano”, inaugurata per la prima volta nel giugno 2012 presso il Palazzo Vitelli a Pisa, sebbene si inserisca nella tradizione delle mostre annualmente allestite dal Laboratorio, è stata concepita in modo del tutto originale. Essa ha costituito, infatti, per chi vi scrive e per tutti i docenti e gli studenti che a diverso titolo hanno collaborato alla sua realizzazione, una importante occasione per celebrare da un lato i 15 anni di attività, dall’altro pervalorizzare gli importanti risultati raggiunti in questo lungo periodo con un progetto espositivo organico e strutturato per un pubblico non necessariamente specializzato. Quaranta pannelli espongono in successione i contenuti delle ricerche svolte in questi anni. Una sintesi efficace che affida principalmente al potere espressivo delle immagini la comunicazione del complesso articolato dei contenuti. All’interno di un layout grafico uniformato, ogni area di ricerca è identificata attraverso un codice colore. In ciascun pannello, dedicato unicamente ad un tema di ricerca, testi e immagini raccontano sinteticamente le principali acquisizioni. Una breve bibliografia rimanda ai Quaderni del LUV, dove i contenuti esposti sono più approfonditamente argomentati. Un abstract in inglese sintetizza gli argomenti per un pubblico internazionale. Il catalogo ripropone il progetto grafico della mostra. Colore, immagini, struttura grafica permangono come elementi caratterizzanti un programma editoriale che intende essere rivolto ad un pubblico quanto più possibile ampio. Memoria dell’evento espositivo, il catalogo acquisisce il valore aggiunto di presentarsi come una sorta di indice illustrato, un ‘regesto’ ragionato dell’innumerevole quantità di documenti prodotti dalle ricerche scientifiche in questi quindici anni, una potente ‘chiave di lettura’ che restituisce al lavoro pluriennale unitarietà e organicità interdisciplinare.

Introduzione

BEVILACQUA, MARCO GIORGIO
2013-01-01

Abstract

Il Laboratorio Universitario Volterrano è un’unità di ricerca e formazione multidisciplinare rivolta allo studio e alla valorizzazione dei beni culturali e ambientali della città di Volterra e del suo territorio. Nato nella primavera del 1996 con una prima sperimentazione di studio pluridisciplinare sulla città di Volterra, eseguita allora da un piccolo gruppo di studenti delle facoltà di Lettere e Ingegneria dell’Università di Pisa, il Laboratorio si è arricchito nel tempo di altri settori di ricerca e ha esteso i suoi interessi anche a tutto il territorio volterrano storico. Oggi al Laboratorio partecipano docenti, tecnici e studenti di diverse discipline dell’Università di Pisa, quali l’archeologia, la storia, l’architettura, l’urbanistica, la sociologia. Le attività del Laboratorio, finanziate dall’Università di Pisa, dal Comune di Volterra, dalla Provincia di Pisa e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, sono programmate annualmente dai Comitati Scientifici e di Coordinamento, composti dai docenti dell’Università di Pisa attivi nel Laboratorio e dai rappresentanti degli altri enti finanziatori. Il Laboratorio ha sede a Volterra nella duecentesca Casa Torre Toscano. In questa sede si avvicendano ogni anno gruppi di studenti delle varie discipline che, sotto la guida dei loro docenti, attuano un programma di sperimentazione e ricerca volto alla valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale e storico della città di Volterra e del suo territorio. Gli stages stanziali, nella forma di “lezioni fuori sede”, offrono ogni anno un’originale occasione per gli studenti di diversa formazione di partecipare attivamente ai progetti di ricerca multidisciplinare coordinati dai docenti del Laboratorio. Formazione e ricerca trovano quindi una irripetibile occasione di incontro nella città di Volterra. I risultati delle sperimentazioni e delle ricerche approfondite da ciascuna disciplina sono annualmente pubblicati nel “Quaderno del Laboratorio Universitario Volterrano”, la rivista ufficiale del Laboratorio arrivata oggi al numero 15, e presentati a Volterra in una giornata di studi dedicata e in una mostra allestita negli spazi delle Logge del Palazzo Pretorio. La mostra “ Volterra 1997-2012. 15 anni di attività del Laboratorio Universitario Volterrano”, inaugurata per la prima volta nel giugno 2012 presso il Palazzo Vitelli a Pisa, sebbene si inserisca nella tradizione delle mostre annualmente allestite dal Laboratorio, è stata concepita in modo del tutto originale. Essa ha costituito, infatti, per chi vi scrive e per tutti i docenti e gli studenti che a diverso titolo hanno collaborato alla sua realizzazione, una importante occasione per celebrare da un lato i 15 anni di attività, dall’altro pervalorizzare gli importanti risultati raggiunti in questo lungo periodo con un progetto espositivo organico e strutturato per un pubblico non necessariamente specializzato. Quaranta pannelli espongono in successione i contenuti delle ricerche svolte in questi anni. Una sintesi efficace che affida principalmente al potere espressivo delle immagini la comunicazione del complesso articolato dei contenuti. All’interno di un layout grafico uniformato, ogni area di ricerca è identificata attraverso un codice colore. In ciascun pannello, dedicato unicamente ad un tema di ricerca, testi e immagini raccontano sinteticamente le principali acquisizioni. Una breve bibliografia rimanda ai Quaderni del LUV, dove i contenuti esposti sono più approfonditamente argomentati. Un abstract in inglese sintetizza gli argomenti per un pubblico internazionale. Il catalogo ripropone il progetto grafico della mostra. Colore, immagini, struttura grafica permangono come elementi caratterizzanti un programma editoriale che intende essere rivolto ad un pubblico quanto più possibile ampio. Memoria dell’evento espositivo, il catalogo acquisisce il valore aggiunto di presentarsi come una sorta di indice illustrato, un ‘regesto’ ragionato dell’innumerevole quantità di documenti prodotti dalle ricerche scientifiche in questi quindici anni, una potente ‘chiave di lettura’ che restituisce al lavoro pluriennale unitarietà e organicità interdisciplinare.
2013
9788867411962
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/236816
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