Il mito di Pandora viene presentato sotto una prospettiva diversa nella Teogonia e negli Erga. Nel primo caso Pandora, confinata nel mondo divino, non ha alcun tratto di persona, è uno strumento di vendetta completamente gestito da Zeus. Negli Erga invece entra nel mondo umano e diventa persona, assumendo sia il nome proprio che un nuovo spessore psicologico, attraverso le diverse qualità che le donano gli dei incaricati di prepararla. La preparazione della donna prevede due momenti, quello degli ordini impartiti da Zeus e quello della realizzazione tra i quali si osserva più di una discrepanza. Tale difficoltà si spiega con la diversa ottica sotto la quale Pandora è presentata, che non consiste solo nel passaggio dall’astratto al concreto, ma nel presentarla prima dalla parte di Zeus, nella sua vera e globale realtà, poi dalla parte degli uomini, in una presentazione unilaterale che privilegia i tratti positivi e attraenti della donna perché possa trovare benevola accoglienza da parte dell’uomo.

Esiodo: la duplice fisionomia di Pandora

CALABRESE DE FEO, MARIA RAFFAELLA
1995-01-01

Abstract

Il mito di Pandora viene presentato sotto una prospettiva diversa nella Teogonia e negli Erga. Nel primo caso Pandora, confinata nel mondo divino, non ha alcun tratto di persona, è uno strumento di vendetta completamente gestito da Zeus. Negli Erga invece entra nel mondo umano e diventa persona, assumendo sia il nome proprio che un nuovo spessore psicologico, attraverso le diverse qualità che le donano gli dei incaricati di prepararla. La preparazione della donna prevede due momenti, quello degli ordini impartiti da Zeus e quello della realizzazione tra i quali si osserva più di una discrepanza. Tale difficoltà si spiega con la diversa ottica sotto la quale Pandora è presentata, che non consiste solo nel passaggio dall’astratto al concreto, ma nel presentarla prima dalla parte di Zeus, nella sua vera e globale realtà, poi dalla parte degli uomini, in una presentazione unilaterale che privilegia i tratti positivi e attraenti della donna perché possa trovare benevola accoglienza da parte dell’uomo.
1995
CALABRESE DE FEO, MARIA RAFFAELLA
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