La procedura di Valutazione dei Rischi è fondamentale per la tutela dei lavoratori (art. 15 D.Lgs. 81/08 s.m.i.) e trova la sua applicazione operativa nell'elaborazione del documento di valutazione dei rischi. La redazione di tale documento, un obbligo del Datore di Lavoro, che può avvalersi a tal fine di vari professionisti ed a cui deve collaborare il Medico Competente, non può essere considerata un mero obbligo legislativo, ma una fotografia reale e continuamente dinamica dei rischi lavorativi e delle misure di prevenzione-protezione atte a ridurli. L'inevitabile complessità dell'argomento, oltre alla rapida evoluzione delle conoscenze scientifiche e delle disposizioni normative, determina svariate difficoltà nell'applicazione corretta della procedura, che richiede competenze specialistiche e multidisciplinari. Nell'ambito della Società Italiana di Igiene (SItI) il Gruppo di Lavoro 'Igiene del Lavoro' ha intrapreso la stesura di un volume che affronta le criticità che possono emergere nel processo di valutazione dei rischi e nella successiva stesura del DVR, anche indicando possibili azioni migliorative che contribuiscano a garantire la qualità e la completezza del processo. Il volume ha un carattere multidisciplinare e specialistico in quanto la sua redazione è stata curata da numerosi esperti di diverse discipline, mantenendo comunque una visione unitaria dell'approccio metodologico, basato sui fondamenti dell'analisi del rischio. Il testo si articola in due parti: nella prima sono descritti gli aspetti generali che caratterizzano il processo, con particolare riferimento all'inquadramento normativo, alla formazione necessaria a ciascuna figura coinvolta nella prevenzione dei rischi in ambiente lavorativo e alle metodologie e alle criticità da considerare nella valutazione di ciascuno dei rischi indicati nella normativa vigente. Nell'ambito di questo ultimo aspetto, particolare attenzione è stata rivolta ai rischi trasversali; sono stati, infatti, affrontati in maniera specifica tematiche quali la comunicazione dei rischi, la valutazione di questi in ottica di genere e l'influenza che stili di vita e abitudini voluttuarie possono esercitare in ambiente di lavoro. In questa prima parte del volume sono inoltre illustrate le caratteristiche fondamentali e le indicazioni all'applicazione degli approcci probabilistici o degli algoritmi nella valutazione dei rischi. Nella seconda parte del volume sono descritte le principali categorie di rischi da valutare in ambiente di lavoro (fisici, chimici, biologici, ergonomici, infortunistici e psico-sociali) considerando le criticità che possono emergere nel processo di valutazione ed indicando possibili soluzioni applicative, anche attraverso indicazioni sintetiche e schematiche quali le check list operative. Riguardo alla valutazione dei rischi di natura biologica e chimica sono riportati due esempi applicativi: la tubercolosi nelle strutture sanitarie ed il comparto rifiuti per i primi, la produzione e l'uso di nanomateriali per i secondi. Il volume può essere, pertanto, considerato un utile strumento di supporto sia per i professionisti direttamente coinvolti nel processo di valutazione dei rischi in ambiente di lavoro, sia per coloro che si avvicinano a tale tematica ed è un manuale operativo da utilizzare sul campo. La multidisciplinarità del testo è espressione della principale caratteristica della vocazione igienista che presenta sempre una visione globale e integrata delle tematiche trattate.

La valutazione dei rischi lavorativi: criticità ed indicazioni operative

CARDUCCI, ANNALAURA;VERANI, MARCO;CAPONI, ELISA;
2013-01-01

Abstract

La procedura di Valutazione dei Rischi è fondamentale per la tutela dei lavoratori (art. 15 D.Lgs. 81/08 s.m.i.) e trova la sua applicazione operativa nell'elaborazione del documento di valutazione dei rischi. La redazione di tale documento, un obbligo del Datore di Lavoro, che può avvalersi a tal fine di vari professionisti ed a cui deve collaborare il Medico Competente, non può essere considerata un mero obbligo legislativo, ma una fotografia reale e continuamente dinamica dei rischi lavorativi e delle misure di prevenzione-protezione atte a ridurli. L'inevitabile complessità dell'argomento, oltre alla rapida evoluzione delle conoscenze scientifiche e delle disposizioni normative, determina svariate difficoltà nell'applicazione corretta della procedura, che richiede competenze specialistiche e multidisciplinari. Nell'ambito della Società Italiana di Igiene (SItI) il Gruppo di Lavoro 'Igiene del Lavoro' ha intrapreso la stesura di un volume che affronta le criticità che possono emergere nel processo di valutazione dei rischi e nella successiva stesura del DVR, anche indicando possibili azioni migliorative che contribuiscano a garantire la qualità e la completezza del processo. Il volume ha un carattere multidisciplinare e specialistico in quanto la sua redazione è stata curata da numerosi esperti di diverse discipline, mantenendo comunque una visione unitaria dell'approccio metodologico, basato sui fondamenti dell'analisi del rischio. Il testo si articola in due parti: nella prima sono descritti gli aspetti generali che caratterizzano il processo, con particolare riferimento all'inquadramento normativo, alla formazione necessaria a ciascuna figura coinvolta nella prevenzione dei rischi in ambiente lavorativo e alle metodologie e alle criticità da considerare nella valutazione di ciascuno dei rischi indicati nella normativa vigente. Nell'ambito di questo ultimo aspetto, particolare attenzione è stata rivolta ai rischi trasversali; sono stati, infatti, affrontati in maniera specifica tematiche quali la comunicazione dei rischi, la valutazione di questi in ottica di genere e l'influenza che stili di vita e abitudini voluttuarie possono esercitare in ambiente di lavoro. In questa prima parte del volume sono inoltre illustrate le caratteristiche fondamentali e le indicazioni all'applicazione degli approcci probabilistici o degli algoritmi nella valutazione dei rischi. Nella seconda parte del volume sono descritte le principali categorie di rischi da valutare in ambiente di lavoro (fisici, chimici, biologici, ergonomici, infortunistici e psico-sociali) considerando le criticità che possono emergere nel processo di valutazione ed indicando possibili soluzioni applicative, anche attraverso indicazioni sintetiche e schematiche quali le check list operative. Riguardo alla valutazione dei rischi di natura biologica e chimica sono riportati due esempi applicativi: la tubercolosi nelle strutture sanitarie ed il comparto rifiuti per i primi, la produzione e l'uso di nanomateriali per i secondi. Il volume può essere, pertanto, considerato un utile strumento di supporto sia per i professionisti direttamente coinvolti nel processo di valutazione dei rischi in ambiente di lavoro, sia per coloro che si avvicinano a tale tematica ed è un manuale operativo da utilizzare sul campo. La multidisciplinarità del testo è espressione della principale caratteristica della vocazione igienista che presenta sempre una visione globale e integrata delle tematiche trattate.
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