La libertà religiosa costituisce il primo riconoscimento giuridico del diritto alla diversità. L'Occidente ha mantenuto inalterato questo diritto, proibendo e perseguendone formalmente le violazioni, anche se in diverse occasioni storiche il potere civile ha compiuto discriminazioni e forzature in nome della omogeneità culturale e religiosa di un popolo. Le odierne società multiculturali sono invece il frutto di un progressivo processo di secolarizzazione, che da un lato promuove il pluralismo etico ed identitario, e dall'altro lato marginalizza il fenomeno religioso, relegandolo ad una permanenza minoritaria. In tale contesto, il principio di laicità è spesso richiamato come principio/valore guida. Anche per questo motivo mentre si proclama il diritto alla differenza culturale, si sottovaluta il diritto alla libertà religiosa come specifica espressione individuale e collettiva. Quest'ultima finisce così per essere protetta alla stregua di una qualsiasi personale manifestazione di identità culturale o di pensiero, senza valorizzarne la costitutiva specificità spirituale, che non rende possibile la confusione del fattore religioso con gli altri elementi di costruzione delle identità personali e collettive
Identità religiosa nelle società multiculturali
CONSORTI, PIERLUIGI
2013-01-01
Abstract
La libertà religiosa costituisce il primo riconoscimento giuridico del diritto alla diversità. L'Occidente ha mantenuto inalterato questo diritto, proibendo e perseguendone formalmente le violazioni, anche se in diverse occasioni storiche il potere civile ha compiuto discriminazioni e forzature in nome della omogeneità culturale e religiosa di un popolo. Le odierne società multiculturali sono invece il frutto di un progressivo processo di secolarizzazione, che da un lato promuove il pluralismo etico ed identitario, e dall'altro lato marginalizza il fenomeno religioso, relegandolo ad una permanenza minoritaria. In tale contesto, il principio di laicità è spesso richiamato come principio/valore guida. Anche per questo motivo mentre si proclama il diritto alla differenza culturale, si sottovaluta il diritto alla libertà religiosa come specifica espressione individuale e collettiva. Quest'ultima finisce così per essere protetta alla stregua di una qualsiasi personale manifestazione di identità culturale o di pensiero, senza valorizzarne la costitutiva specificità spirituale, che non rende possibile la confusione del fattore religioso con gli altri elementi di costruzione delle identità personali e collettiveI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.