Com'è noto, nel corso del Novecento il tema della "crisi", nelle sue differenti articolazioni, è stato affrontato innumerevoli volte. Proprio questa considerazione ci spinge a domandarci se il nostro tempo non sia in realtà vittima di una singolare deformazione prospettica, in virtù della quale il senso comune, incoraggiato dalle semplificazioni mediatiche, interpreta con angoscia il complesso momento che stiamo vivendo come la "crisi definitiva", dimenticando tutti gli altri momenti di crisi, più o meno radicale, che hanno caratterizzato la modernità sin dai suoi esordi più remoti. Se questo dubbio è legittimo, dovremmo chiederci se sia produttivo liquidare troppo rapidamente una tradizione secolare che, pur in presenza di lati oscuri e drammatiche contraddizioni, ha avuto in sé anche una straordinaria spinta all'emancipazione e al progresso. Dovremmo anche chiederci se, rispetto alle sfide concrete che l'attuale situazione impone, non sia possibile trovare una qualche forma di redenzione nel recupero di un rapporto vitale con la memoria storica. E, infine, dovremmo riflettere su quali siano gli strumenti perché questo difficile compito possa realizzarsi. Il presente contributo, senza la pretesa di esaurire un tema così complesso, intende presentarne alcuni aspetti a nostro avviso di particolare interesse, con una specifica attenzione al problema cruciale dell'educazione e della trasmissione del sapere.

La possibile speranza. Oltre la tristezza del pensiero

BONINU, LORENZA
2013-01-01

Abstract

Com'è noto, nel corso del Novecento il tema della "crisi", nelle sue differenti articolazioni, è stato affrontato innumerevoli volte. Proprio questa considerazione ci spinge a domandarci se il nostro tempo non sia in realtà vittima di una singolare deformazione prospettica, in virtù della quale il senso comune, incoraggiato dalle semplificazioni mediatiche, interpreta con angoscia il complesso momento che stiamo vivendo come la "crisi definitiva", dimenticando tutti gli altri momenti di crisi, più o meno radicale, che hanno caratterizzato la modernità sin dai suoi esordi più remoti. Se questo dubbio è legittimo, dovremmo chiederci se sia produttivo liquidare troppo rapidamente una tradizione secolare che, pur in presenza di lati oscuri e drammatiche contraddizioni, ha avuto in sé anche una straordinaria spinta all'emancipazione e al progresso. Dovremmo anche chiederci se, rispetto alle sfide concrete che l'attuale situazione impone, non sia possibile trovare una qualche forma di redenzione nel recupero di un rapporto vitale con la memoria storica. E, infine, dovremmo riflettere su quali siano gli strumenti perché questo difficile compito possa realizzarsi. Il presente contributo, senza la pretesa di esaurire un tema così complesso, intende presentarne alcuni aspetti a nostro avviso di particolare interesse, con una specifica attenzione al problema cruciale dell'educazione e della trasmissione del sapere.
2013
Boninu, Lorenza
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/404467
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