I danni tra conviventi nel bilanciamento tra "libertà" e "solidarietà"

Il problema dell’applicabilità della responsabilità extracontrattuale ai danni maturati nello svolgimento dei rapporti personali tra conviventi tende ad essere affrontato e risolto da due prospettive diametralmente opposte: l’una enfatizza la libertà, che contraddistingue le convivenze rispetto alle unioni fondate sul matrimonio al fine di escludere, con l’antigiuridicità della condotta lesiva, l’ingiustizia del danno conseguente; l’altra trasferisce sui partner, in via analogica, i vincoli di solidarietà espressi dai doveri nascenti dal matrimonio allo scopo di approdare alla tutela risarcitoria per la relativa violazione. Da questa radicale e insoddisfacente alternativa è possibile sfuggire operando la valutazione dell’ingiustizia del danno alla luce del canone della correttezza così da contemperare, alla luce delle circostanze del caso, il rispetto della «libertà» con la garanzia della «responsabilità» nei rapporti tra conviventi .