Nella troposfera, soprattutto durante il verificarsi delle condizioni climatiche tipiche della primavera-estate, viene osservata la formazione di elevate concentrazioni di ozono (O3), dovute ad una serie di reazioni con altri inquinanti generati, principalmente, da fenomeni di combustione di origine antropica, per lo più connessi al traffico veicolare. Spesso l’opinione pubblica non ha la possibilità di ricevere quotidianamente informazioni circa lo stato di salute dell’ambiente. Per questo, vi è la necessità di consolidare l’uso di metodologie innovative di monitoraggio biologico della qualità dell’aria mediante l’impiego di idonei bioindicatori nei programmi di educazione ambientale. A questo scopo, nel maggio 2012 è stato condotto un progetto educativo in collaborazione con tre sedi scolastiche [per un totale di 188 studenti (otto classi) provenienti da scuole secondarie distribuite nell’areale della Valdera (Pisa)] nell’ambito del Progetto “Educare all’ambiente: utilizzo responsabile delle risorse e buone pratiche di eco-sostenibilità” della Regione Toscana. L’esperienza ha visto la partecipazione diretta anche delle famiglie (nell’ottica di consentire un percorso formativo anche per gli adulti). Gli studenti hanno avuto il compito di valutare i sintomi fogliari, confrontandoli con il materiale iconografico di riferimento. I dati biologici (raccolti da oltre 12.000 letture) sono stati elaborati ed integrati con quelli ottenuti dagli analizzatori di tipo chimico-fisico presenti sul territorio e confrontati con quelli di un operatore esperto allo scopo di verificare eventuali distorsioni nella valutazione. Con l’ausilio di analisi geostatistiche è stata mappata la distribuzione dell’O3 nell’area in esame: tali dati sono poi stati confrontati con quelli ottenuti dall’analisi strumentale. I risultati ottenuti sono stati presentati in eventi pubblici.

Un caso studio nell’ambito dell’educazione ambientale: il biomonitoraggio dell’ozono nelle scuole nell’areale della Valdera (Pisa) nella Primavera 2012

PELLEGRINI, ELISA;CAMPANELLA, ALESSANDRA;PAPINI, ROMINA;NALI, CRISTINA
2014-01-01

Abstract

Nella troposfera, soprattutto durante il verificarsi delle condizioni climatiche tipiche della primavera-estate, viene osservata la formazione di elevate concentrazioni di ozono (O3), dovute ad una serie di reazioni con altri inquinanti generati, principalmente, da fenomeni di combustione di origine antropica, per lo più connessi al traffico veicolare. Spesso l’opinione pubblica non ha la possibilità di ricevere quotidianamente informazioni circa lo stato di salute dell’ambiente. Per questo, vi è la necessità di consolidare l’uso di metodologie innovative di monitoraggio biologico della qualità dell’aria mediante l’impiego di idonei bioindicatori nei programmi di educazione ambientale. A questo scopo, nel maggio 2012 è stato condotto un progetto educativo in collaborazione con tre sedi scolastiche [per un totale di 188 studenti (otto classi) provenienti da scuole secondarie distribuite nell’areale della Valdera (Pisa)] nell’ambito del Progetto “Educare all’ambiente: utilizzo responsabile delle risorse e buone pratiche di eco-sostenibilità” della Regione Toscana. L’esperienza ha visto la partecipazione diretta anche delle famiglie (nell’ottica di consentire un percorso formativo anche per gli adulti). Gli studenti hanno avuto il compito di valutare i sintomi fogliari, confrontandoli con il materiale iconografico di riferimento. I dati biologici (raccolti da oltre 12.000 letture) sono stati elaborati ed integrati con quelli ottenuti dagli analizzatori di tipo chimico-fisico presenti sul territorio e confrontati con quelli di un operatore esperto allo scopo di verificare eventuali distorsioni nella valutazione. Con l’ausilio di analisi geostatistiche è stata mappata la distribuzione dell’O3 nell’area in esame: tali dati sono poi stati confrontati con quelli ottenuti dall’analisi strumentale. I risultati ottenuti sono stati presentati in eventi pubblici.
2014
Pellegrini, Elisa; Campanella, Alessandra; Papini, Romina; Tonelli, M.; Nali, Cristina
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