Molte rocce incise con scritte e figure di età storica sono state scoperte a Carona, in un’area dislocata tra 2100 e 2400 metri sul livello del mare. Il masso più importante, per la presenza di figure e iscrizioni preromane, è CMS 1. Le figure si datano al V secolo a.C., mentre le iscrizioni finora lette sono in alfabeto di Lugano con grafia di III-I secolo a.C. La lingua, nei casi qui presentati, è un dialetto celtico. La maggior parte delle iscrizioni consiste di nomi, talvolta con formula bimembre ; due epigrafi che recano il nome di Pennino, in dativo e in nominativo, possono essere considerate atti di devozione e chiariscono la funzione votiva delle altre e dell’alfabetario latino, caratterizzato da alcune lettere scritte ancora con caratteri leponzi. Tra il 2009 e il 2010 sono state condotte alcune indagini archeologiche intorno al masso CMS 1 e surveys con rilevatore di metalli lungo il pendio a valle. Gli scavi non hanno rivelato tracce di frequentazione, a causa di elevati fenomeni di erosione e dilavamento, ma lungo il pendio sono stati trovati una fibula Certosa VII c (V secolo a.C.), due pezzi di aes rude (V-III secolo a.C.) e un chiodo da scarpa di ferro (45-25 a.C.). Considerati globalmente questi ritrovamenti, ossia la presenza di scrittura, di aes rude e la vicinanza al passo di Valsecca, permettono di inserire il sito CMS 1 in un quadro di antica frequentazione di alta quota e di testimonianze di devozione per le divinità dei monti e del transito che ha molti confronti nell’ambito dell’arco alpino
Un santuario celtico alle fonti del Brembo? Le iscrizioni in alfabeto di Lugano incise su roccia a Carona (Bergamo) - 2 L'analisi linguistica delle iscrizioni
MOTTA, FILIPPO
2014-01-01
Abstract
Molte rocce incise con scritte e figure di età storica sono state scoperte a Carona, in un’area dislocata tra 2100 e 2400 metri sul livello del mare. Il masso più importante, per la presenza di figure e iscrizioni preromane, è CMS 1. Le figure si datano al V secolo a.C., mentre le iscrizioni finora lette sono in alfabeto di Lugano con grafia di III-I secolo a.C. La lingua, nei casi qui presentati, è un dialetto celtico. La maggior parte delle iscrizioni consiste di nomi, talvolta con formula bimembre ; due epigrafi che recano il nome di Pennino, in dativo e in nominativo, possono essere considerate atti di devozione e chiariscono la funzione votiva delle altre e dell’alfabetario latino, caratterizzato da alcune lettere scritte ancora con caratteri leponzi. Tra il 2009 e il 2010 sono state condotte alcune indagini archeologiche intorno al masso CMS 1 e surveys con rilevatore di metalli lungo il pendio a valle. Gli scavi non hanno rivelato tracce di frequentazione, a causa di elevati fenomeni di erosione e dilavamento, ma lungo il pendio sono stati trovati una fibula Certosa VII c (V secolo a.C.), due pezzi di aes rude (V-III secolo a.C.) e un chiodo da scarpa di ferro (45-25 a.C.). Considerati globalmente questi ritrovamenti, ossia la presenza di scrittura, di aes rude e la vicinanza al passo di Valsecca, permettono di inserire il sito CMS 1 in un quadro di antica frequentazione di alta quota e di testimonianze di devozione per le divinità dei monti e del transito che ha molti confronti nell’ambito dell’arco alpinoFile | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Casini Fossati Motta 2014 Un santuario celtico (AFEAF).pdf
solo utenti autorizzati
Tipologia:
Versione finale editoriale
Licenza:
NON PUBBLICO - Accesso privato/ristretto
Dimensione
8.6 MB
Formato
Adobe PDF
|
8.6 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.