Lo studio della diversità genetica nelle specie invasive può fornire importanti informazioni sulla loro origine, e sui potenziali metodi di introduzione. Può inoltre dare indicazioni sul potenziale per l'adattamento ad un nuovo ambiente e conseguentemente sulla possibilità di successo dell'invasione. Limnoperna securis (Lamarck, 1819) è un bivalve mitilide originario degli ambienti salmastri dell'Australia sudoccidentale e della Nuova Zelanda che vanta una lunga serie di invasioni: nei primi anni '70 in Giappone, negli anni '90 Francia meridionale e Adriatico settentrionale, nel primo decennio del 2000 in Galizia (Spagna) e nelle acque del canale Scolmatore dell’Arno (Italia), più recentemente la foce del Rio Fluviá (Spagna) ed il Golfo di Olbia (Italia). In questo lavoro, sono state impiegate sequenze del gene mitocondriale COI al fine di identificare univocamente tutti gli individui raccolti e per fornire stime sui livelli di diversità genetica nelle popolazioni di recente insediamento. Un frammento di 549 bp è stato amplificato in 64 individui raccolti in sette località: due dell'areale originario (Pakuranga e Whangarei in Nuova Zelanda) e cinque di recente insediamento (Rio Fluviá in Spagna, Fiume Arno, canale Scolmatore dell’Arno, Olbia e Venezia in Italia). Tutti gli individui raccolti sono stati assegnati alla specie L. securis. Le popolazioni analizzate mostrano alti livelli di polimorfismo genetico, riconoscibile anche nella notevole divergenza genetica tra alcune linee filetiche. Non è stata riscontrata alcuna strutturazione geografica nelle popolazioni neo-insediate, mentre divergenza genetica risulta evidente tra le due popolazioni native prese in esame. I dati analizzati fino ad ora suggeriscono che le popolazioni mediterranee abbiano un origine diversa dalla Nuova Zelanda. L'analisi di un numero maggiore di popolazioni native è indispensabile per comprendere la rotta seguita dalla specie durante gli ultimi decenni, mentre l'analisi degli individui appartenenti a popolazioni di recente insediamento può fornire dati importanti sul successo biologico di questa L. securise delle specie invasive in generale.

Contributo molecolare alla conoscenza del bivalve mitilide alloctono Limnoperna securis in ambienti costieri del Mediterraneo occidentale

BARBIERI, MICHELE;MALTAGLIATI, FERRUCCIO;DI GIUSEPPE, GRAZIANO;LARDICCI, CLAUDIO;CASTELLI, ALBERTO
2014-01-01

Abstract

Lo studio della diversità genetica nelle specie invasive può fornire importanti informazioni sulla loro origine, e sui potenziali metodi di introduzione. Può inoltre dare indicazioni sul potenziale per l'adattamento ad un nuovo ambiente e conseguentemente sulla possibilità di successo dell'invasione. Limnoperna securis (Lamarck, 1819) è un bivalve mitilide originario degli ambienti salmastri dell'Australia sudoccidentale e della Nuova Zelanda che vanta una lunga serie di invasioni: nei primi anni '70 in Giappone, negli anni '90 Francia meridionale e Adriatico settentrionale, nel primo decennio del 2000 in Galizia (Spagna) e nelle acque del canale Scolmatore dell’Arno (Italia), più recentemente la foce del Rio Fluviá (Spagna) ed il Golfo di Olbia (Italia). In questo lavoro, sono state impiegate sequenze del gene mitocondriale COI al fine di identificare univocamente tutti gli individui raccolti e per fornire stime sui livelli di diversità genetica nelle popolazioni di recente insediamento. Un frammento di 549 bp è stato amplificato in 64 individui raccolti in sette località: due dell'areale originario (Pakuranga e Whangarei in Nuova Zelanda) e cinque di recente insediamento (Rio Fluviá in Spagna, Fiume Arno, canale Scolmatore dell’Arno, Olbia e Venezia in Italia). Tutti gli individui raccolti sono stati assegnati alla specie L. securis. Le popolazioni analizzate mostrano alti livelli di polimorfismo genetico, riconoscibile anche nella notevole divergenza genetica tra alcune linee filetiche. Non è stata riscontrata alcuna strutturazione geografica nelle popolazioni neo-insediate, mentre divergenza genetica risulta evidente tra le due popolazioni native prese in esame. I dati analizzati fino ad ora suggeriscono che le popolazioni mediterranee abbiano un origine diversa dalla Nuova Zelanda. L'analisi di un numero maggiore di popolazioni native è indispensabile per comprendere la rotta seguita dalla specie durante gli ultimi decenni, mentre l'analisi degli individui appartenenti a popolazioni di recente insediamento può fornire dati importanti sul successo biologico di questa L. securise delle specie invasive in generale.
2014
Barbieri, Michele; Maltagliati, Ferruccio; DI GIUSEPPE, Graziano; Piero, Cossu; Lardicci, Claudio; Castelli, Alberto
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