Introduzione La popolazione che vive nei pressi degli aeroporti è esposta ad un aumento dei livelli di rumore e di inquinamento atmosferico che possono avere effetti nocivi sulla salute. Obiettivi Valutare l’associazione tra rumore aeroportuale e livelli di pressione arteriosa della popolazione residente nei pressi degli aeroporti di Ciampino (RM), Malpensa e Linate (MI), San Giusto (PI), Caselle (TO) e Tessera (VE). Metodi Dagli archivi anagrafici dei comuni interessati sono stati campionati i soggetti (età 45-70 anni) residenti al 31/10/2010. I livelli di rumorosità aeroportuale e stradale (Lden e Lnigth espressi in dB) all’indirizzo di residenza sono stati stimati utilizzando i modelli INM7.0b e NMPB-1996. È stato utilizzato un questionario per raccogliere informazioni su istruzione, lavoro, dieta, uso di farmaci e sono state effettuate cinque misurazioni della pressione arteriosa (tre durante l’intervista, la sera prima di coricarsi e la mattina al risveglio). L’effetto del rumore aeroportuale sui livelli di pressione arteriosa e sull’occorrenza di ipertensione (OMS: diastolica>=90 mmHg o sistolica>=140 mmHg; HYENA: iperteso da definizione OMS, ovvero diagnosi di ipertensione da parte di un medico e consumo di farmaci antipertensivi) sono stati analizzati con modelli di regressione multivariata, tenendo conto di genere, età, indice di massa corporea, livello di istruzione, occupazione e rumore da traffico stradale. 577 soggetti in trattamento con farmaci antipertensivi (alfabloccanti ATC C02, diuretici C03, betabloccanti C07, calcioantagonisti C08, sostanze attive sul sistema renina-angiotensina C09) sono stati esclusi dall’analisi perchè il trattamento può mascherare l’associazione in studio. Risultati Il tasso di partecipazione è stato del 52.1%, con percentuali variabili tra gli aeroporti in studio (40.2% a Caselle, 54.4% a San Giusto, 47.7% a Tessera, 51.5% a Linate, 68.1% a Malpensa e 50% a Ciampino). Il campione studiato è costituito da 1898 persone: 3% esposto a più di 65 dB, 14% a 60-65 dB, 19% a 55-60 dB, 16% a 50-55 e 48% non esposto a rumore aeroportuale. Tra le persone esposte al livello maggiore di rumore aeroportuale, se confrontate con quelle del gruppo di riferimento, si osservano aumenti della pressione sistolica diurna (media della 2° e 3° misurazione) pari a +3.8 mmHg (95% IC -1.1-8.7), della sistolica serale +7.2 mmHg (95% IC 2.4-12.0), della sistolica al risveglio +5.3 mmHg (95% IC 0.6-9.9) e della sistolica come media di tutte le misurazioni +5.1 mmHg (95% IC 0.7-9.4). Nessun aumento si osserva invece per la pressione diastolica. Anche l’analisi sull’occorrenza di ipertensione mostra un eccesso di rischio per i più esposti: RR OMS=1.40, RR HYENA=1.08, tali eccessi però non raggiungono la significatività statistica. Conclusioni I risultati dello studio SERA indicano una associazione tra rumore di origine aeroportuale e livelli di pressione sistolica arteriosa. Il rischio di avere valori di pressione sistolica aumentata tende ad essere maggiore nelle ore serali.

SERA Italia: esposizione a rumore aeroportuale e livelli di pressione arteriosa nella popolazione residente intorno a sei aeroporti italiani

VIGOTTI, MARIA ANGELA;
2013-01-01

Abstract

Introduzione La popolazione che vive nei pressi degli aeroporti è esposta ad un aumento dei livelli di rumore e di inquinamento atmosferico che possono avere effetti nocivi sulla salute. Obiettivi Valutare l’associazione tra rumore aeroportuale e livelli di pressione arteriosa della popolazione residente nei pressi degli aeroporti di Ciampino (RM), Malpensa e Linate (MI), San Giusto (PI), Caselle (TO) e Tessera (VE). Metodi Dagli archivi anagrafici dei comuni interessati sono stati campionati i soggetti (età 45-70 anni) residenti al 31/10/2010. I livelli di rumorosità aeroportuale e stradale (Lden e Lnigth espressi in dB) all’indirizzo di residenza sono stati stimati utilizzando i modelli INM7.0b e NMPB-1996. È stato utilizzato un questionario per raccogliere informazioni su istruzione, lavoro, dieta, uso di farmaci e sono state effettuate cinque misurazioni della pressione arteriosa (tre durante l’intervista, la sera prima di coricarsi e la mattina al risveglio). L’effetto del rumore aeroportuale sui livelli di pressione arteriosa e sull’occorrenza di ipertensione (OMS: diastolica>=90 mmHg o sistolica>=140 mmHg; HYENA: iperteso da definizione OMS, ovvero diagnosi di ipertensione da parte di un medico e consumo di farmaci antipertensivi) sono stati analizzati con modelli di regressione multivariata, tenendo conto di genere, età, indice di massa corporea, livello di istruzione, occupazione e rumore da traffico stradale. 577 soggetti in trattamento con farmaci antipertensivi (alfabloccanti ATC C02, diuretici C03, betabloccanti C07, calcioantagonisti C08, sostanze attive sul sistema renina-angiotensina C09) sono stati esclusi dall’analisi perchè il trattamento può mascherare l’associazione in studio. Risultati Il tasso di partecipazione è stato del 52.1%, con percentuali variabili tra gli aeroporti in studio (40.2% a Caselle, 54.4% a San Giusto, 47.7% a Tessera, 51.5% a Linate, 68.1% a Malpensa e 50% a Ciampino). Il campione studiato è costituito da 1898 persone: 3% esposto a più di 65 dB, 14% a 60-65 dB, 19% a 55-60 dB, 16% a 50-55 e 48% non esposto a rumore aeroportuale. Tra le persone esposte al livello maggiore di rumore aeroportuale, se confrontate con quelle del gruppo di riferimento, si osservano aumenti della pressione sistolica diurna (media della 2° e 3° misurazione) pari a +3.8 mmHg (95% IC -1.1-8.7), della sistolica serale +7.2 mmHg (95% IC 2.4-12.0), della sistolica al risveglio +5.3 mmHg (95% IC 0.6-9.9) e della sistolica come media di tutte le misurazioni +5.1 mmHg (95% IC 0.7-9.4). Nessun aumento si osserva invece per la pressione diastolica. Anche l’analisi sull’occorrenza di ipertensione mostra un eccesso di rischio per i più esposti: RR OMS=1.40, RR HYENA=1.08, tali eccessi però non raggiungono la significatività statistica. Conclusioni I risultati dello studio SERA indicano una associazione tra rumore di origine aeroportuale e livelli di pressione sistolica arteriosa. Il rischio di avere valori di pressione sistolica aumentata tende ad essere maggiore nelle ore serali.
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