Il capitolo affronta il rapporto tra partiti politici ed Europa nella prospettiva di una mutua dipendenza tra le trasformazioni in atto nelle famiglie politiche nello Stato-nazione europeo e lo svilupparsi di uno spazio politico-istituzionale sovranazionale. La cornice teorica di riferimento è la riconsiderazione del ruolo del partito nel processo di democratizzazione sovranazionale, secondo una prospettiva che libera tale attore dal tradizionale, e per certi versi opprimente, recinto dello Stato-nazione. Varcato il limine dello Stato-nazione, i partiti politici operano in un terreno che è europeo nelle dinamiche di mutuo riconoscimento di affinità politiche fra delegazioni di Stati diversi, sia all’interno delle federazioni sovranazionali, ancora debolmente istituzionalizzate, sia, con particolare rilevanza, negli eurogruppi, embrioni parlamentari di un sistema partitico sovranazionale. Nel caso dei partiti l’europeizzazione esprime un processo bidirezionale, in cui il partito influenza ed è influenzato dall’integrazione europea, che è al tempo stesso una nuova frattura da politicizzare e un nuovo contesto socio-istituzionale in cui articolare il conflitto. La rilevanza del partito nello spazio politico europeo non è riconducibile tanto al suo essere cardine di un sistema democratico rappresentativo, quanto alla sua partecipazione ad una costituenda sfera pubblica europea in dialogo con le altre forme di società civile organizzata. Questo è il contesto in cui il partito può tornare a svolgere un ruolo sostanziale e non solo procedurale nella società e nella politica, favorendo la costruzione di una società degli europei e l’elaborazione di una rappresentazione ideologica, pur declinata a partire dalle singole culture politiche ma disposto ad una contaminazione su scala transnazionale. Il deficit democratico europeo può essere superato anche attraverso lo strumento dei partiti, ma è la traiettoria della democratizzazione e il ruolo in essa esercitato dalle organizzazioni politiche che richiede una nuova teoria del partito nella società e nella democrazia europea, con cui aggiornare i modelli interpretativi e gli strumenti empirici altrimenti fossilizzati nel glorioso futuro alle spalle dello Stato-nazione del secolo scorso.

Partiti politici

VIVIANI, LORENZO
2009-01-01

Abstract

Il capitolo affronta il rapporto tra partiti politici ed Europa nella prospettiva di una mutua dipendenza tra le trasformazioni in atto nelle famiglie politiche nello Stato-nazione europeo e lo svilupparsi di uno spazio politico-istituzionale sovranazionale. La cornice teorica di riferimento è la riconsiderazione del ruolo del partito nel processo di democratizzazione sovranazionale, secondo una prospettiva che libera tale attore dal tradizionale, e per certi versi opprimente, recinto dello Stato-nazione. Varcato il limine dello Stato-nazione, i partiti politici operano in un terreno che è europeo nelle dinamiche di mutuo riconoscimento di affinità politiche fra delegazioni di Stati diversi, sia all’interno delle federazioni sovranazionali, ancora debolmente istituzionalizzate, sia, con particolare rilevanza, negli eurogruppi, embrioni parlamentari di un sistema partitico sovranazionale. Nel caso dei partiti l’europeizzazione esprime un processo bidirezionale, in cui il partito influenza ed è influenzato dall’integrazione europea, che è al tempo stesso una nuova frattura da politicizzare e un nuovo contesto socio-istituzionale in cui articolare il conflitto. La rilevanza del partito nello spazio politico europeo non è riconducibile tanto al suo essere cardine di un sistema democratico rappresentativo, quanto alla sua partecipazione ad una costituenda sfera pubblica europea in dialogo con le altre forme di società civile organizzata. Questo è il contesto in cui il partito può tornare a svolgere un ruolo sostanziale e non solo procedurale nella società e nella politica, favorendo la costruzione di una società degli europei e l’elaborazione di una rappresentazione ideologica, pur declinata a partire dalle singole culture politiche ma disposto ad una contaminazione su scala transnazionale. Il deficit democratico europeo può essere superato anche attraverso lo strumento dei partiti, ma è la traiettoria della democratizzazione e il ruolo in essa esercitato dalle organizzazioni politiche che richiede una nuova teoria del partito nella società e nella democrazia europea, con cui aggiornare i modelli interpretativi e gli strumenti empirici altrimenti fossilizzati nel glorioso futuro alle spalle dello Stato-nazione del secolo scorso.
2009
Viviani, Lorenzo
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