Nella formula onomastica trimembre che caratterizza la latinità classica ed i primi secoli dell’età imperiale, l’elemento più stabile, in quanto ereditario, è senza dubbio il nomen gentilizio. Tuttavia, sono numerose le testimonianze epigrafiche e letterarie che provano l’esistenza di più varianti di uno stesso nomen. Il contributo raccoglie e discute alcuni casi particolari che non sono immediatamente riconducibili a fenomeni, già ampiamente rilevati e studiati, di variazione diacronica, diatopica o diastratica, ma che lasciano emergere come unico fattore rilevante la differenza di genere tra nomina maschili e nomina femminili.

Nomen maschile e nomen femminile. Variazione linguistica e differenze sociali in latino

ROVAI, FRANCESCO
2008-01-01

Abstract

Nella formula onomastica trimembre che caratterizza la latinità classica ed i primi secoli dell’età imperiale, l’elemento più stabile, in quanto ereditario, è senza dubbio il nomen gentilizio. Tuttavia, sono numerose le testimonianze epigrafiche e letterarie che provano l’esistenza di più varianti di uno stesso nomen. Il contributo raccoglie e discute alcuni casi particolari che non sono immediatamente riconducibili a fenomeni, già ampiamente rilevati e studiati, di variazione diacronica, diatopica o diastratica, ma che lasciano emergere come unico fattore rilevante la differenza di genere tra nomina maschili e nomina femminili.
2008
Rovai, Francesco
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/477678
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