Il saggio esamina gli scritti del musicografo Jean-François de Chastellux (1734-1788) e la sua visione sulle arti visive. Partendo da una prospettiva sensista, Chastellux considera l'ideale nell'arte visiva non come una questione di imitazione della bella natura, secondo la teoria classica della mimesi, come una questione di rapporti tra elementi organizzati in modo tale da suscitare degli effetti piacevoli (agréables). Il suo specifico punto di vista musicale (per lui la musica è appunto arte di rapporti numerici il cui obbiettivo è quello di provocare delle "sensations agréables") lo spinge dunque a formulare una concezione sensista-formale dell'arte in cui la mimesi subisce un drastico ridimensionamento. Partendo da questo punto di vista egli arriva a rivalutare la pittura di Caravaggio, sino ad allora criticata in Francia, non sulla base del presunto realismo del pittore, ma degli originali rapporti di luce e ombra che caratterizzano la sua opera. Si tratta di una posizione critica di assoluta novità nel panorama francese dell'epoca.

Le modèle musical en faveur de l’art du Caravage : l’« idéal » pictural selon François-Jean de Chastellux

SAVETTIERI, CHIARA
2013-01-01

Abstract

Il saggio esamina gli scritti del musicografo Jean-François de Chastellux (1734-1788) e la sua visione sulle arti visive. Partendo da una prospettiva sensista, Chastellux considera l'ideale nell'arte visiva non come una questione di imitazione della bella natura, secondo la teoria classica della mimesi, come una questione di rapporti tra elementi organizzati in modo tale da suscitare degli effetti piacevoli (agréables). Il suo specifico punto di vista musicale (per lui la musica è appunto arte di rapporti numerici il cui obbiettivo è quello di provocare delle "sensations agréables") lo spinge dunque a formulare una concezione sensista-formale dell'arte in cui la mimesi subisce un drastico ridimensionamento. Partendo da questo punto di vista egli arriva a rivalutare la pittura di Caravaggio, sino ad allora criticata in Francia, non sulla base del presunto realismo del pittore, ma degli originali rapporti di luce e ombra che caratterizzano la sua opera. Si tratta di una posizione critica di assoluta novità nel panorama francese dell'epoca.
2013
Savettieri, Chiara
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/489673
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