Questo articolo prende spunto dalla microstoria di una mostra di arte italiana organizzata nella città di Birmingham, in Alabama, nel 1931 come caso di studio attraverso il quale leggere la perdurante operatività di valori artistico-culturali e la ridefinizione di assetti sociali. Più precisamente, a Birmingham il prestigio del patrimonio artistico italiano fu usato per convalidare simbolicamente una politica che aspirava a trasformare la reputazione della città, da polo dell'industria pesante a centro propulsivo anche in campo umanistico. Roma antica e il Rinascimento italiano servirono come paradigmi estetici e culturali ritenuti ancora validi nel modellare l'estetica urbana e il discorso pubblico relativo ad un'identità civica in trasformazione, nel momento in cui Birmingham, come altre città americane, aspirava a colmare un deficit culturale percepito rispetto al vecchio continente, compensare la mancanza di sofisticatezza ed elevare spiritualmente le masse. La mostra, inoltre, servì a comunicare pubblicamente una positiva immagine della nazionalità italiana in senso lato e favorì l'ascesa della colonia degli italiani, da immigrati socialmente e culturalmente marginali a membri rispettati nella comunità ed assurti ad inedite responsabilità civiche.

La Italian Art Exhibit di Birmigham (AL) del 1931: arte italiana, ascesa sociale, progetti civici nel profondo Sud americano

CORTESINI, SERGIO
2015-01-01

Abstract

Questo articolo prende spunto dalla microstoria di una mostra di arte italiana organizzata nella città di Birmingham, in Alabama, nel 1931 come caso di studio attraverso il quale leggere la perdurante operatività di valori artistico-culturali e la ridefinizione di assetti sociali. Più precisamente, a Birmingham il prestigio del patrimonio artistico italiano fu usato per convalidare simbolicamente una politica che aspirava a trasformare la reputazione della città, da polo dell'industria pesante a centro propulsivo anche in campo umanistico. Roma antica e il Rinascimento italiano servirono come paradigmi estetici e culturali ritenuti ancora validi nel modellare l'estetica urbana e il discorso pubblico relativo ad un'identità civica in trasformazione, nel momento in cui Birmingham, come altre città americane, aspirava a colmare un deficit culturale percepito rispetto al vecchio continente, compensare la mancanza di sofisticatezza ed elevare spiritualmente le masse. La mostra, inoltre, servì a comunicare pubblicamente una positiva immagine della nazionalità italiana in senso lato e favorì l'ascesa della colonia degli italiani, da immigrati socialmente e culturalmente marginali a membri rispettati nella comunità ed assurti ad inedite responsabilità civiche.
2015
Cortesini, Sergio
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/523870
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