Dall’inizio degli anni Sessanta in poi, e per circa un decennio, Elsa Morante ha accompagnato la pubblicazione e le ristampe delle sue opere con una sequenza di apparati peritestuali d’autore, attraverso la quale ha potuto gradualmente delineare, per il lettore dei suoi libri, un suo ritratto autobiografico d’artista. Una tale strategia comunicativa si basa su una studiata selezione delle informazioni che ne prevede, talvolta, l’omissione e/o la manipolazione. Il reperimento postumo di pubblicazioni intenzionalmente dimenticate consente adesso di identificare tali modificazioni, e di capirne meglio il senso. In questo specifico contributo si parla di quattro liriche giovanili, il reale esordio editoriale della scrittrice, lasciate cadere di proposito nell’oblio a causa del loro smaccato narcisismo adolescenziale; e di una ballata per la colonna sonora del film Romeo e Giulietta, licenziata in forma avvedutamente anonima. È significativo che tali episodi si pongano ai due estremi dell’attività poetica (intesa in quanto stesura di versi) della scrittrice. A questi testi lirici affianco la riproposta di altre tre rarità, da me recentemente reperite: si tratta di due interventi, del 1957 e del 1964, pubblicati su rivista, in risposta a inchieste giornalistiche, e di una presentazione per una mostra di pittura del 1962.

Quattro giovanili, una senile e altre rarità ritrovate di Elsa Morante

BARDINI, MARCO
2015-01-01

Abstract

Dall’inizio degli anni Sessanta in poi, e per circa un decennio, Elsa Morante ha accompagnato la pubblicazione e le ristampe delle sue opere con una sequenza di apparati peritestuali d’autore, attraverso la quale ha potuto gradualmente delineare, per il lettore dei suoi libri, un suo ritratto autobiografico d’artista. Una tale strategia comunicativa si basa su una studiata selezione delle informazioni che ne prevede, talvolta, l’omissione e/o la manipolazione. Il reperimento postumo di pubblicazioni intenzionalmente dimenticate consente adesso di identificare tali modificazioni, e di capirne meglio il senso. In questo specifico contributo si parla di quattro liriche giovanili, il reale esordio editoriale della scrittrice, lasciate cadere di proposito nell’oblio a causa del loro smaccato narcisismo adolescenziale; e di una ballata per la colonna sonora del film Romeo e Giulietta, licenziata in forma avvedutamente anonima. È significativo che tali episodi si pongano ai due estremi dell’attività poetica (intesa in quanto stesura di versi) della scrittrice. A questi testi lirici affianco la riproposta di altre tre rarità, da me recentemente reperite: si tratta di due interventi, del 1957 e del 1964, pubblicati su rivista, in risposta a inchieste giornalistiche, e di una presentazione per una mostra di pittura del 1962.
2015
Bardini, Marco
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/535470
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