Il Bacino del Mediterraneo, da sempre luogo di incontro fra culture diverse, è tornato negli ultimi anni al centro dell'interesse internazionale per una serie di eventi di eccezionale portata geo-politica, passati alla storia con il nome di Primavera Araba: data la complessità e la vastità dell'argomento, abbiamo deciso di circoscrivere il campo della nostra indagine, limitandolo a un approfondimento degli accadimenti avvenuti in Tunisia, primo Paese a iniziare e completare i moti di piazza, in quella che è conosciuta come Rivoluzione dei Gelsomini. Vedremo quali sono stati i principali motivi che hanno originato le proteste e da chi sono state organizzate, il ruolo rivestito dai social network e l'atteggiamento della comunità internazionale di fronte all'incalzare degli eventi; verrà poi tracciato un parallelismo fra gli storici eventi del 1989 nei Paesi dell' Europa dell’est e quelli del 2011 nel mondo arabo. Dopo una breve cronologia dei giorni delle rivolte in Tunisia, cercheremo di capire in che direzione sta andando il Paese, ovvero se le istanze religiose del partito di maggioranza, prevarranno sulla componente laica, come sembra stia avvenendo, anche alla luce degli ultimi e tragici avvenimenti di questo scorcio di 2013. Getteremo infine uno sguardo su uno dei comparti principali dell’economia Tunisina, ovvero il turismo, valutando se e in che misura queste vicende abbiano scoraggiato l'arrivo di visitatori stranieri. The Mediterranean Basin has always been the crossing place of different culture and has recently become the core of an international interest due to a range of extraordinary geo-political events which has gone down in history as ‘Arab Spring’. As the subject is complex and extended, we decided to limit the field of our analysis just to a focus on the events in Tunisia, as the first Country where the revolt started and finished with the so-called ‘Jasmine Revolution”. The aim is to consider the main reasons that gave rise to the protests and the people who organized them, the role of the social networks and the behaviour of the international community against the pressure of the affairs. Then a parallel between the 1989 historical events in the Eastern European Countries and the 2011 ones in the Arab world will be drawn. After a brief chronology of the riots days in Tunisia we will try to understand the path the Country is following; in other words, if the religious requirements of the majority party will overcome the laic part: a possible turn in the light of the last, tragic outburst in the 2013 final days. Finally we will glance at one of the main economic branch, that is tourism, considering whether this event discouraged inbound tourism and at what extent.
Le ricadute della Rivoluzione dei Gelsomini sul turismo in Tunisia
LEMMI, ENRICA
Primo
;
2014-01-01
Abstract
Il Bacino del Mediterraneo, da sempre luogo di incontro fra culture diverse, è tornato negli ultimi anni al centro dell'interesse internazionale per una serie di eventi di eccezionale portata geo-politica, passati alla storia con il nome di Primavera Araba: data la complessità e la vastità dell'argomento, abbiamo deciso di circoscrivere il campo della nostra indagine, limitandolo a un approfondimento degli accadimenti avvenuti in Tunisia, primo Paese a iniziare e completare i moti di piazza, in quella che è conosciuta come Rivoluzione dei Gelsomini. Vedremo quali sono stati i principali motivi che hanno originato le proteste e da chi sono state organizzate, il ruolo rivestito dai social network e l'atteggiamento della comunità internazionale di fronte all'incalzare degli eventi; verrà poi tracciato un parallelismo fra gli storici eventi del 1989 nei Paesi dell' Europa dell’est e quelli del 2011 nel mondo arabo. Dopo una breve cronologia dei giorni delle rivolte in Tunisia, cercheremo di capire in che direzione sta andando il Paese, ovvero se le istanze religiose del partito di maggioranza, prevarranno sulla componente laica, come sembra stia avvenendo, anche alla luce degli ultimi e tragici avvenimenti di questo scorcio di 2013. Getteremo infine uno sguardo su uno dei comparti principali dell’economia Tunisina, ovvero il turismo, valutando se e in che misura queste vicende abbiano scoraggiato l'arrivo di visitatori stranieri. The Mediterranean Basin has always been the crossing place of different culture and has recently become the core of an international interest due to a range of extraordinary geo-political events which has gone down in history as ‘Arab Spring’. As the subject is complex and extended, we decided to limit the field of our analysis just to a focus on the events in Tunisia, as the first Country where the revolt started and finished with the so-called ‘Jasmine Revolution”. The aim is to consider the main reasons that gave rise to the protests and the people who organized them, the role of the social networks and the behaviour of the international community against the pressure of the affairs. Then a parallel between the 1989 historical events in the Eastern European Countries and the 2011 ones in the Arab world will be drawn. After a brief chronology of the riots days in Tunisia we will try to understand the path the Country is following; in other words, if the religious requirements of the majority party will overcome the laic part: a possible turn in the light of the last, tragic outburst in the 2013 final days. Finally we will glance at one of the main economic branch, that is tourism, considering whether this event discouraged inbound tourism and at what extent.File | Dimensione | Formato | |
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