Il saggio colloca l'opera di Nino Rota "Il cappello di paglia di Firenze" (1955) nell'estetica paradossale e sfuggente del compositore e nel punto di confluenza tra la tradizione della farsa musicale e quella del vaudeville. Ne analizza inoltre tre aspetti decisivi: il rapporto tra espressione e convenzioni musicali rispetto al ruolo della parodia stilistica, utilizzata sistematicamente da Rota, la raffigurazione delle classi sociali, e la messa in scena di situazioni relative alla vita di coppia, che fanno dell'opera un consapevole trattato della vita coniugale.
Sotto il Cappello di Nino Rota
CECCHI, ALESSANDRO
2011-01-01
Abstract
Il saggio colloca l'opera di Nino Rota "Il cappello di paglia di Firenze" (1955) nell'estetica paradossale e sfuggente del compositore e nel punto di confluenza tra la tradizione della farsa musicale e quella del vaudeville. Ne analizza inoltre tre aspetti decisivi: il rapporto tra espressione e convenzioni musicali rispetto al ruolo della parodia stilistica, utilizzata sistematicamente da Rota, la raffigurazione delle classi sociali, e la messa in scena di situazioni relative alla vita di coppia, che fanno dell'opera un consapevole trattato della vita coniugale.File in questo prodotto:
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