Il saggio ricostruisce il concetto di espressione musicale in un momento cruciale della sua ridefinizione semantica nell'epoca del romanticismo e dell'idealismo tedesco, tra la fine del XVIII e la metà del XIX secolo. La trattatistica filosofica vi è affrontata insieme alle opere del romanticismo letterario che hanno offerto un contributo decisivo alla definizione dell'estetica romantica. La storia del concetto viene indaga nell'opera filosofica di Kant, Hegel e Schopenhauer, nell'opera letteraria di Wackenroder, Tieck e Hoffmann, nei trattati di Schiller e Schlegel. Le diverse declinazioni del concetto di espressione che emergono nei vari autori e in forme di trattazione ben differenziate, fanno propendere per una lettura dell'estetica musicale del romanticismo tedesco intesa come l'emergere di una metafisica del sentimento che va oltre l'estetica soggettivistica precedentemente emersa nell'ambito della "Empfindsamkeit" e dello "Sturm und Drang" musicale, senza tuttavia abbandonare la vocazione contenutistica. In questo modo viene ridimensionata la tesi, sostenuta con forza da Dahlhaus, dell'emergere di un'estetica della musica assoluta di carattere tendenzialmente formalista già nel primo romanticismo tedesco.
L'estetica musicale del romanticismo tra espressione del soggetto e metafisica del sentimento
CECCHI, ALESSANDRO
2007-01-01
Abstract
Il saggio ricostruisce il concetto di espressione musicale in un momento cruciale della sua ridefinizione semantica nell'epoca del romanticismo e dell'idealismo tedesco, tra la fine del XVIII e la metà del XIX secolo. La trattatistica filosofica vi è affrontata insieme alle opere del romanticismo letterario che hanno offerto un contributo decisivo alla definizione dell'estetica romantica. La storia del concetto viene indaga nell'opera filosofica di Kant, Hegel e Schopenhauer, nell'opera letteraria di Wackenroder, Tieck e Hoffmann, nei trattati di Schiller e Schlegel. Le diverse declinazioni del concetto di espressione che emergono nei vari autori e in forme di trattazione ben differenziate, fanno propendere per una lettura dell'estetica musicale del romanticismo tedesco intesa come l'emergere di una metafisica del sentimento che va oltre l'estetica soggettivistica precedentemente emersa nell'ambito della "Empfindsamkeit" e dello "Sturm und Drang" musicale, senza tuttavia abbandonare la vocazione contenutistica. In questo modo viene ridimensionata la tesi, sostenuta con forza da Dahlhaus, dell'emergere di un'estetica della musica assoluta di carattere tendenzialmente formalista già nel primo romanticismo tedesco.File | Dimensione | Formato | |
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