In questa nota sono analizzate: l'evoluzione del traffico aereo passeggeri negli aeroporti principali della Toscana, quello di Pisa e quello di Firenze; le caratteristiche principali della domanda di trasporto aereo in Toscana; l'accessibilità con il mezzo aereo in Toscana. L'esame della serie storica dei volumi di traffico mette in evidenza che negli ultimi venti anni la domanda di trasporto aereo in Toscana è aumentata con un tasso superiore a quello cosiddetto "regionale italiano"(ossia quello del resto di Italia esclusi i sistemi aeroportuali di Roma e Milano) negli anni 1972-85; in linea con il regionale italiano, e su un valore maggiore che nel periodo precedente, negli anni 1986-2000. L'andamento recente dei traffici nei due aeroporti sembrerebbe dimostrare che i baricentri della domanda di trasporto aereo toscana sono due: uno incentrato sull'area "più forte", l'area metropolitana di Firenze-Prato-Pistoia, l'altro su un area “più debole” , ma comunque consistente, quella di Livorno-Pisa-Pontedera-Lucca-Versilia. Questo fa si che i due aeroporti possano coesistere tenuto conto che, date le caratteristiche infrastrutturali dei due aeroporti, l'area "più forte" dovrebbe sempre "prestare" del traffico a quella "più debole", ma meglio attrezza da un punto di vista aeroportuale. Nella nota sono effettuati alcuni confronti fra la Toscana e l'Emilia e Romagna, che da un punto di vista dei collegamenti terrestri è, per certi versi, in una situazione simile a quella toscana, ed il Veneto che ha due aeroporti di livello "regionale" come la Toscana. Questi confronti riguardano: la percentuale di prodotto interno lordo regionale rispetto al totale di quello "regionale italiano"; la percentuale di traffico aereo regionale rispetto al totale di quello "regionale italiano"; gli arrivi e le presenze negli esercizi ricettivi . Questi dati, ma soprattutto quelli relativi al numero di presenze straniere nella regione e alla durata media del soggiorno, mettono in evidenza che la domanda di trasporto aereo in Toscana potrebbe essere ulteriormente sviluppata. Nella nota sono inoltre esaminate: l’evoluzione del bacino di utenza dell’aeroporto di Pisa dopo l’apertura al traffico commerciale di quello di Firenze; le caratteristiche principali della domanda di trasporto nei due aeroporti: i motivi principali degli spostamenti, la residenza dei passeggeri che li usano, i mezzi di trasporto utilizzati per raggiungere l’aeroporto. E’ infine esaminata l’accessibilità con il mezzo aereo in Toscana, con particolare riguardo al confronto con quella di altre regioni italiane: in particolare con L'Emilia e Romagna e il Veneto . Dal confronto emerge che l'accessibilità in Toscana con il mezzo aereo è piuttosto buona: sia per i collegamenti nazionali, ma soprattutto per quelli internazionali.
"Evoluzione della domanda di trasporto aereo in Toscana"
LUPI, MARINO
2002-01-01
Abstract
In questa nota sono analizzate: l'evoluzione del traffico aereo passeggeri negli aeroporti principali della Toscana, quello di Pisa e quello di Firenze; le caratteristiche principali della domanda di trasporto aereo in Toscana; l'accessibilità con il mezzo aereo in Toscana. L'esame della serie storica dei volumi di traffico mette in evidenza che negli ultimi venti anni la domanda di trasporto aereo in Toscana è aumentata con un tasso superiore a quello cosiddetto "regionale italiano"(ossia quello del resto di Italia esclusi i sistemi aeroportuali di Roma e Milano) negli anni 1972-85; in linea con il regionale italiano, e su un valore maggiore che nel periodo precedente, negli anni 1986-2000. L'andamento recente dei traffici nei due aeroporti sembrerebbe dimostrare che i baricentri della domanda di trasporto aereo toscana sono due: uno incentrato sull'area "più forte", l'area metropolitana di Firenze-Prato-Pistoia, l'altro su un area “più debole” , ma comunque consistente, quella di Livorno-Pisa-Pontedera-Lucca-Versilia. Questo fa si che i due aeroporti possano coesistere tenuto conto che, date le caratteristiche infrastrutturali dei due aeroporti, l'area "più forte" dovrebbe sempre "prestare" del traffico a quella "più debole", ma meglio attrezza da un punto di vista aeroportuale. Nella nota sono effettuati alcuni confronti fra la Toscana e l'Emilia e Romagna, che da un punto di vista dei collegamenti terrestri è, per certi versi, in una situazione simile a quella toscana, ed il Veneto che ha due aeroporti di livello "regionale" come la Toscana. Questi confronti riguardano: la percentuale di prodotto interno lordo regionale rispetto al totale di quello "regionale italiano"; la percentuale di traffico aereo regionale rispetto al totale di quello "regionale italiano"; gli arrivi e le presenze negli esercizi ricettivi . Questi dati, ma soprattutto quelli relativi al numero di presenze straniere nella regione e alla durata media del soggiorno, mettono in evidenza che la domanda di trasporto aereo in Toscana potrebbe essere ulteriormente sviluppata. Nella nota sono inoltre esaminate: l’evoluzione del bacino di utenza dell’aeroporto di Pisa dopo l’apertura al traffico commerciale di quello di Firenze; le caratteristiche principali della domanda di trasporto nei due aeroporti: i motivi principali degli spostamenti, la residenza dei passeggeri che li usano, i mezzi di trasporto utilizzati per raggiungere l’aeroporto. E’ infine esaminata l’accessibilità con il mezzo aereo in Toscana, con particolare riguardo al confronto con quella di altre regioni italiane: in particolare con L'Emilia e Romagna e il Veneto . Dal confronto emerge che l'accessibilità in Toscana con il mezzo aereo è piuttosto buona: sia per i collegamenti nazionali, ma soprattutto per quelli internazionali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.