Il saggio prende in esame lo statuto particolare delle opere di Dario Fo, ovvero il loro precipuo carattere di "testi mobili", aperti agli apporti e alle varianti nell'ambito aleatorio della recitazione. Stabilisce, attraverso esempi, la differenza fra le commedie, più stabili nella pubblicazione, e "Mistero buffo" che invece conta nel tempo edizioni variate.
Il testo mobile di Dario Fo
BARSOTTI, ANNA
2010-01-01
Abstract
Il saggio prende in esame lo statuto particolare delle opere di Dario Fo, ovvero il loro precipuo carattere di "testi mobili", aperti agli apporti e alle varianti nell'ambito aleatorio della recitazione. Stabilisce, attraverso esempi, la differenza fra le commedie, più stabili nella pubblicazione, e "Mistero buffo" che invece conta nel tempo edizioni variate.File in questo prodotto:
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