Partendo dalla metafora della lingua come patria, si indaga sul rapporto tra la lingua degli affetti abbandonata e la lingua istituzionale sposata, nella migrazione negli scrittori bilingui o translingui. Ciò che accomuna scrittori come Ionesco, Kristof, Semprun, Xingjian è il legame con la lingua degli affetti che né il rifuito di ciò che il proprio idioma rappresenta (Ionesco), né la repressione subita nella propria lingua (Semprun, Kristof, Xingjian) possono troncare.
Abitare le lingue. Note sul multilinguismo degli scrittori
SANNA, ANTONIETTA
2014-01-01
Abstract
Partendo dalla metafora della lingua come patria, si indaga sul rapporto tra la lingua degli affetti abbandonata e la lingua istituzionale sposata, nella migrazione negli scrittori bilingui o translingui. Ciò che accomuna scrittori come Ionesco, Kristof, Semprun, Xingjian è il legame con la lingua degli affetti che né il rifuito di ciò che il proprio idioma rappresenta (Ionesco), né la repressione subita nella propria lingua (Semprun, Kristof, Xingjian) possono troncare.File in questo prodotto:
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