Machiavelli è stato un realista politico sfortunato, condannato all'ozio da un mondo che, a suo dire, non riconosceva la sua scienza. Il saggio indaga questo aspetto, che sarebbe superficiale ridurre a curiosità biografica, alla luce della sua recentemente rivalutata ispirazione epicurea. Machiavelli ha una strategia teorica per fare i conti con l'insuccesso? Oppure, una volta venuta meno la filosofia della storia della tradizione hegeliano-marxista che ne ha celebrato il realismo, si riduce a un perdente senza onore, avendo eliminato quanto permetteva all'epicurea antico di essere indipendente dalla politica, in cambio di niente?

Sapere e non potere: la sfortuna di Machiavelli

PIEVATOLO, MARIA CHIARA
2014-01-01

Abstract

Machiavelli è stato un realista politico sfortunato, condannato all'ozio da un mondo che, a suo dire, non riconosceva la sua scienza. Il saggio indaga questo aspetto, che sarebbe superficiale ridurre a curiosità biografica, alla luce della sua recentemente rivalutata ispirazione epicurea. Machiavelli ha una strategia teorica per fare i conti con l'insuccesso? Oppure, una volta venuta meno la filosofia della storia della tradizione hegeliano-marxista che ne ha celebrato il realismo, si riduce a un perdente senza onore, avendo eliminato quanto permetteva all'epicurea antico di essere indipendente dalla politica, in cambio di niente?
2014
Pievatolo, MARIA CHIARA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/749825
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