La vitamina D è un gruppo di lipidi strettamente connessi dal punto di vista biochimico e funzionale, che migliorano l’assorbimento intestinale di calcio e fosforo dalla dieta. La vitamina D naturalmente presente nella dieta in quantità maggiori è il colecalciferolo o vitamina D3, contenuta in alimenti come il pesce azzurro e, in quantità minori, in carne, uova e altri alimenti di origine animale, compresi latte e derivati. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di valutare il contenuto di vitamina D naturalmente presente in campioni individuali di latte bovino (Frisona italiana), caprino (Camosciata) e asinino (Asino dell’Amiata). È stato utilizzato un metodo ELISA disponibile in commercio per la determinazione della vitamina D nel latte. Si è osservata un’elevata variabilità nel contenuto di vitamina D nel latte bovino. Il contenuto di vitamina D nel latte di capra e di asina era particolarmente elevato, quasi sempre superiore al limite massimo di rilevabilità (0,75 IU/mL) del metodo, a conferma delle particolari proprietà nutraceutiche del latte di queste specie. Il metodo immunoenzimatico utilizzato è un valido strumento per misurare la vitamina D nel latte in quanto riduce notevolmente il tempo necessario per eseguire l'analisi HPLC convenzionale.
Confronto tra il contenuto di vitamina D nel latte di differenti specie
SALARI, FEDERICA;ALTOMONTE, IOLANDA;MARTINI, MINA;
2015-01-01
Abstract
La vitamina D è un gruppo di lipidi strettamente connessi dal punto di vista biochimico e funzionale, che migliorano l’assorbimento intestinale di calcio e fosforo dalla dieta. La vitamina D naturalmente presente nella dieta in quantità maggiori è il colecalciferolo o vitamina D3, contenuta in alimenti come il pesce azzurro e, in quantità minori, in carne, uova e altri alimenti di origine animale, compresi latte e derivati. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di valutare il contenuto di vitamina D naturalmente presente in campioni individuali di latte bovino (Frisona italiana), caprino (Camosciata) e asinino (Asino dell’Amiata). È stato utilizzato un metodo ELISA disponibile in commercio per la determinazione della vitamina D nel latte. Si è osservata un’elevata variabilità nel contenuto di vitamina D nel latte bovino. Il contenuto di vitamina D nel latte di capra e di asina era particolarmente elevato, quasi sempre superiore al limite massimo di rilevabilità (0,75 IU/mL) del metodo, a conferma delle particolari proprietà nutraceutiche del latte di queste specie. Il metodo immunoenzimatico utilizzato è un valido strumento per misurare la vitamina D nel latte in quanto riduce notevolmente il tempo necessario per eseguire l'analisi HPLC convenzionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.