Per determinare e mantenere una rotta di migrazione, gli uccelli utilizzano riferimenti sia di tipo geomagnetico che astronomico. Data la loro ridondanza, diversi autori sostengono che i vari sistemi bussolari debbano essere calibrati su un riferimento comune, per consentire il mantenimento della corretta direzione di spostamento. Le relazioni tra le diverse bussole vengono comunemente indagate mediante esperimenti di conflitto, in cui i soggetti sperimentali vengono sottoposti ad informazioni direzionali non coerenti per comprendere quale riferimento venga scelto come primario. La maggior parte delle conoscenze disponibili in questo campo discende da studi compiuti su Passeriformi migratori notturni, mentre poco è noto su altri gruppi. I pochi lavori ad oggi disponibili sull'orientamento nei Caradriformi dimostrano come questi siano in grado di orientarsi in condizioni di cielo sereno all'interno di imbuti di Emlen e di rispondere coerentemente alla manipolazione del campo geomagnetico. Scopo del presente lavoro è quello di raccogliere dati che riguardino i rapporti esistenti tra gli stimoli derivanti dal campo geomagnetico e quelli relativi al pattern di polarizzazione del cielo al tramonto in due specie di limicoli: piovanello comune (Calidris ferruginea) e piovanello pancianera (Calidris alpina). Gli individui sperimentali sono stati catturati in un'area umida della Toscana settentrionale (Lame di San Rossore, PI; 43.68 N, 10.29 E) durante la migrazione primaverile (Piovanello comune) e autunnale (Piovanello pancianera) ed in seguito mantenuti in cattività in luce artificiale e fotoperiodo naturale, senza alcun tipo di accesso agli stimoli astronomici. Dopo un minimo di due giorni di cattività, l'orientamento magnetico degli animali è stato saggiato al tramonto in condizioni di cielo coperto, utilizzando un sistema di registrazione dell'attività migratoria basato sull'utilizzo di telecamere a infrarossi da noi sviluppato appositamente per i Caradriformi. Gli individui che hanno mostrato una preferenza direzionale sono stati sottoposti al conflitto tra stimoli magnetici naturali e pattern di luce polarizzata del cielo ruotata di ±90° ed in seguito sono stati nuovamente saggiati in condizioni di cielo coperto in modo da valutare la coerenza delle scelte direzionali fatte prima e dopo l'esposizione al conflitto. I risultati, seppur preliminari, mostrano di non poter escludere l'influenza della luce polarizzata sull'orientamento di questo gruppo di uccelli. I dati ottenuti rappresentano una delle pochissime evidenze sperimentali raccolte sull'orientamento migratorio dei Caradriformi e, in particolare, sui rapporti gerarchici tra le varie bussole usate da questi animali durante i loro estesi spostamenti migratori.
Esperimenti di conflitto tra stimoli celesti e magnetici in due specie di limicoli (gen. Calidris, Aves, Charadriiformes)
VANNI, LORENZO;BALDACCINI, NATALE EMILIO;FORMENTO, SARAH ISABELLE;GIUNCHI, DIMITRI
2015-01-01
Abstract
Per determinare e mantenere una rotta di migrazione, gli uccelli utilizzano riferimenti sia di tipo geomagnetico che astronomico. Data la loro ridondanza, diversi autori sostengono che i vari sistemi bussolari debbano essere calibrati su un riferimento comune, per consentire il mantenimento della corretta direzione di spostamento. Le relazioni tra le diverse bussole vengono comunemente indagate mediante esperimenti di conflitto, in cui i soggetti sperimentali vengono sottoposti ad informazioni direzionali non coerenti per comprendere quale riferimento venga scelto come primario. La maggior parte delle conoscenze disponibili in questo campo discende da studi compiuti su Passeriformi migratori notturni, mentre poco è noto su altri gruppi. I pochi lavori ad oggi disponibili sull'orientamento nei Caradriformi dimostrano come questi siano in grado di orientarsi in condizioni di cielo sereno all'interno di imbuti di Emlen e di rispondere coerentemente alla manipolazione del campo geomagnetico. Scopo del presente lavoro è quello di raccogliere dati che riguardino i rapporti esistenti tra gli stimoli derivanti dal campo geomagnetico e quelli relativi al pattern di polarizzazione del cielo al tramonto in due specie di limicoli: piovanello comune (Calidris ferruginea) e piovanello pancianera (Calidris alpina). Gli individui sperimentali sono stati catturati in un'area umida della Toscana settentrionale (Lame di San Rossore, PI; 43.68 N, 10.29 E) durante la migrazione primaverile (Piovanello comune) e autunnale (Piovanello pancianera) ed in seguito mantenuti in cattività in luce artificiale e fotoperiodo naturale, senza alcun tipo di accesso agli stimoli astronomici. Dopo un minimo di due giorni di cattività, l'orientamento magnetico degli animali è stato saggiato al tramonto in condizioni di cielo coperto, utilizzando un sistema di registrazione dell'attività migratoria basato sull'utilizzo di telecamere a infrarossi da noi sviluppato appositamente per i Caradriformi. Gli individui che hanno mostrato una preferenza direzionale sono stati sottoposti al conflitto tra stimoli magnetici naturali e pattern di luce polarizzata del cielo ruotata di ±90° ed in seguito sono stati nuovamente saggiati in condizioni di cielo coperto in modo da valutare la coerenza delle scelte direzionali fatte prima e dopo l'esposizione al conflitto. I risultati, seppur preliminari, mostrano di non poter escludere l'influenza della luce polarizzata sull'orientamento di questo gruppo di uccelli. I dati ottenuti rappresentano una delle pochissime evidenze sperimentali raccolte sull'orientamento migratorio dei Caradriformi e, in particolare, sui rapporti gerarchici tra le varie bussole usate da questi animali durante i loro estesi spostamenti migratori.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.