Oggi sappiamo che dalla crisi di fine secolo, dalle riflessioni che ne derivarono, nacque una spinta al riformismo “progressista” (middle-class e operaio) che cominciò a teorizzare la necessità dell’intervento pubblico, statuale, nazionale, per affrontare la nuova e destabilizzante Questione sociale; e che già pochi anni dopo, all’inizio del nuovo secolo, anche le prime riforme in questa direzione furono attuate. Sappiamo inol-tre che no, da quella crisi non è emerso, né allora né nel corso di tutto il Novecento, un movimento politico indipendente a base di classe – a differenza che altrove nel mondo industrializzato europeo. Se si ritorna dunque alla storia di fine Ottocento tenendo a mente il Novecento, quindi inevitabilmente con il senno di poi, cioè con il vantaggio di una consapevolezza storica e storiografica che i contemporanei non potevano avere, è possibile individuare nel sistema politico, elettorale e statuale statunitense di allora (e a questi aspetti mi limito, non considerando altri fattori economico-sociali) la permanenza e il lavorìo di alcuni caratteri specifici reali che aiutano a dar conto di quella differenza. Si tratta di caratteri che tendo ad attribuire non a una alterità sostanziale della modernità americana, quanto piuttosto a tempi di sviluppo diversi di quella società, a scarti tempo-rali nel manifestarsi di fenomeni che sono, alla fin fine, comuni a tutte le società di tipo euro-occidentale – in tempi diversi. Nella storia il timing è importante, soprattutto in processi macroscopici di lungo periodo. In questo caso esso aiuta a capire le divarica-zioni nelle esperienze storiche transatlantiche senza dover ipotizzare diversità qualitati-ve davvero immanenti e strutturali (tantomeno mitiche) fra le due sponde dell’Atlantico. Propongo qui in maniera breve e schematica alcune questioni che sono rilevanti per di-scutere l’interrogativo sombartiano e quindi il rapporto fra conflitti sociali e vita politica nell’America di fine Ottocento – che è l’argomento specifico a cui rinvia il sottotitolo del mio saggio.
Perché negli Stati Uniti non c’è il socialismo? Conflitti sociali, vita politica e scarti temporali nell’America di fine Ottocento
TESTI, ARNALDO
2014-01-01
Abstract
Oggi sappiamo che dalla crisi di fine secolo, dalle riflessioni che ne derivarono, nacque una spinta al riformismo “progressista” (middle-class e operaio) che cominciò a teorizzare la necessità dell’intervento pubblico, statuale, nazionale, per affrontare la nuova e destabilizzante Questione sociale; e che già pochi anni dopo, all’inizio del nuovo secolo, anche le prime riforme in questa direzione furono attuate. Sappiamo inol-tre che no, da quella crisi non è emerso, né allora né nel corso di tutto il Novecento, un movimento politico indipendente a base di classe – a differenza che altrove nel mondo industrializzato europeo. Se si ritorna dunque alla storia di fine Ottocento tenendo a mente il Novecento, quindi inevitabilmente con il senno di poi, cioè con il vantaggio di una consapevolezza storica e storiografica che i contemporanei non potevano avere, è possibile individuare nel sistema politico, elettorale e statuale statunitense di allora (e a questi aspetti mi limito, non considerando altri fattori economico-sociali) la permanenza e il lavorìo di alcuni caratteri specifici reali che aiutano a dar conto di quella differenza. Si tratta di caratteri che tendo ad attribuire non a una alterità sostanziale della modernità americana, quanto piuttosto a tempi di sviluppo diversi di quella società, a scarti tempo-rali nel manifestarsi di fenomeni che sono, alla fin fine, comuni a tutte le società di tipo euro-occidentale – in tempi diversi. Nella storia il timing è importante, soprattutto in processi macroscopici di lungo periodo. In questo caso esso aiuta a capire le divarica-zioni nelle esperienze storiche transatlantiche senza dover ipotizzare diversità qualitati-ve davvero immanenti e strutturali (tantomeno mitiche) fra le due sponde dell’Atlantico. Propongo qui in maniera breve e schematica alcune questioni che sono rilevanti per di-scutere l’interrogativo sombartiano e quindi il rapporto fra conflitti sociali e vita politica nell’America di fine Ottocento – che è l’argomento specifico a cui rinvia il sottotitolo del mio saggio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.