Il Conservatorio di San Pietro, fino al secolo scorso tra i più importanti istituti educativi della Città di Volterra, restituisce nel complesso delle sue strutture edilizie, il risultato dell’incessante sovrapposizione delle opere di ristrutturazione, ampliamento, sopraelevazione e demolizione che hanno interessato l’originario impianto del “nuovo monastero" delle monache camaldolesi di S. Marco, edificato presso la Porta a Selci nei primi anni del Settecento. Il progressivo adattamento del monastero a Conservatorio ed in seguito lo sviluppo dell’istituto educativo sono strettamente connessi alle profonde trasformazioni del quadro sociale, politico, economico e legislativo che, soprattutto a partire dai primi anni dell’Ottocento, hanno segnato in modo rilevante tanto il rapporto Chiesa-Stato, quanto l’evoluzione degli ordinamenti scolastici e il ruolo della classe insegnante. Le trasformazioni edilizie seguono, precedono o non di rado si sovrappongono a tale adattamento in un rapporto di causa ed effetto strettamente legato alle condizioni finanziarie, prima del monastero e poi del Conservatorio. Al variare della presenza e dell’importanza nel Conservatorio, dell’Educandato, delle altre Scuole a pagamento e delle Scuole pubbliche, tali condizioni finanziarie sono risultate in non poche occasioni tanto precarie, proprio per effetto dell’esecuzione di importanti e costosi interventi edilizi, da determinare la possibile chiusura dell’Istituto. Lo studio affronta le variazioni nella configurazione morfologica e funzionale della fabbrica del Conservatorio di S. Pietro nel quadro di una generale carenza di specifica documentazione tecnica e in specie dei disegni di rilievo o di progetto emersa nel corso dell’indagine archivistica. La stessa sequenza degli interventi edilizi non ha consentito di risalire in modo agevole alla cronologia delle trasformazioni edilizie. Sovente i lavori si protraggono per diversi anni e prima della loro conclusione ne sono iniziati ed eseguiti altri. Nei periodi in cui si sovrappongono diversi lavori si registrano inoltre degli adattamenti nella destinazione d’uso di alcuni locali, che pur di carattere temporaneo (aule, dormitori, sale studio ecc.) possono a loro volta richiedere ulteriori interventi edilizi, per quanto di modesta entità. Il presente contributo, che per tali ragioni non ha quindi la pretesa di essere esaustivo, si propone di documentare ed evidenziare il quadro dei principali momenti trasformativi nell’assetto funzionale e compositivo del complesso edilizio dalla sua fondazione fino al secondo dopoguerra, evidenziando la progressiva trasformazione da monastero a istituto educativo. L’indagine bibliografica ha peraltro messo in luce come il Conservatorio, relativamente all’evoluzione morfologica e funzionale delle sue strutture, non sia stato oggetto prima del lavoro qui proposto, di alcun specifico approfondimento. Anche sul fronte delle vicende storiche che hanno portato alla costruzione del complesso architettonico, si registra un esiguo numero di contributi di carattere generale e una certa ripetizione degli elementi di conoscenza non scevra di contraddizioni. Il testo è corredato di immagini e fotografie dell'archivio della Fondazione Conservatorio di S. Lino in San Pietro in massima parte inedite.

Da monastero a istituto educativo. Evoluzione dell'assetto edilizio dal XVIII al XX secolo.

CASTIGLIA, ROBERTO BENEDETTO FILIPPO
2015-01-01

Abstract

Il Conservatorio di San Pietro, fino al secolo scorso tra i più importanti istituti educativi della Città di Volterra, restituisce nel complesso delle sue strutture edilizie, il risultato dell’incessante sovrapposizione delle opere di ristrutturazione, ampliamento, sopraelevazione e demolizione che hanno interessato l’originario impianto del “nuovo monastero" delle monache camaldolesi di S. Marco, edificato presso la Porta a Selci nei primi anni del Settecento. Il progressivo adattamento del monastero a Conservatorio ed in seguito lo sviluppo dell’istituto educativo sono strettamente connessi alle profonde trasformazioni del quadro sociale, politico, economico e legislativo che, soprattutto a partire dai primi anni dell’Ottocento, hanno segnato in modo rilevante tanto il rapporto Chiesa-Stato, quanto l’evoluzione degli ordinamenti scolastici e il ruolo della classe insegnante. Le trasformazioni edilizie seguono, precedono o non di rado si sovrappongono a tale adattamento in un rapporto di causa ed effetto strettamente legato alle condizioni finanziarie, prima del monastero e poi del Conservatorio. Al variare della presenza e dell’importanza nel Conservatorio, dell’Educandato, delle altre Scuole a pagamento e delle Scuole pubbliche, tali condizioni finanziarie sono risultate in non poche occasioni tanto precarie, proprio per effetto dell’esecuzione di importanti e costosi interventi edilizi, da determinare la possibile chiusura dell’Istituto. Lo studio affronta le variazioni nella configurazione morfologica e funzionale della fabbrica del Conservatorio di S. Pietro nel quadro di una generale carenza di specifica documentazione tecnica e in specie dei disegni di rilievo o di progetto emersa nel corso dell’indagine archivistica. La stessa sequenza degli interventi edilizi non ha consentito di risalire in modo agevole alla cronologia delle trasformazioni edilizie. Sovente i lavori si protraggono per diversi anni e prima della loro conclusione ne sono iniziati ed eseguiti altri. Nei periodi in cui si sovrappongono diversi lavori si registrano inoltre degli adattamenti nella destinazione d’uso di alcuni locali, che pur di carattere temporaneo (aule, dormitori, sale studio ecc.) possono a loro volta richiedere ulteriori interventi edilizi, per quanto di modesta entità. Il presente contributo, che per tali ragioni non ha quindi la pretesa di essere esaustivo, si propone di documentare ed evidenziare il quadro dei principali momenti trasformativi nell’assetto funzionale e compositivo del complesso edilizio dalla sua fondazione fino al secondo dopoguerra, evidenziando la progressiva trasformazione da monastero a istituto educativo. L’indagine bibliografica ha peraltro messo in luce come il Conservatorio, relativamente all’evoluzione morfologica e funzionale delle sue strutture, non sia stato oggetto prima del lavoro qui proposto, di alcun specifico approfondimento. Anche sul fronte delle vicende storiche che hanno portato alla costruzione del complesso architettonico, si registra un esiguo numero di contributi di carattere generale e una certa ripetizione degli elementi di conoscenza non scevra di contraddizioni. Il testo è corredato di immagini e fotografie dell'archivio della Fondazione Conservatorio di S. Lino in San Pietro in massima parte inedite.
2015
Trovato, Silvia; Bavoni, Umberto; Gastone, Daria; Castiglia, ROBERTO BENEDETTO FILIPPO
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/762335
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