Il saggio trae spunto dal dialogo tra la pronuncia n. 1361/2014 della Terza Sezione Civile della Cassazione e la sentenza a Sezioni Unite n. 15359 del 2015 sempre della Suprema Corte per affrontare la complessa questione del danno tanatologico iure hereditario. In particolare, viene confutata la tesi della trasmissibilità ereditaria del diritto alla vita, ma al contempo vengono rilevate alcune inadeguatezze rispetto all'itinerario iure proprio la cui soluzione, prospettata nel saggio, è imprescindibile al fine di rendere tale legittimazione realmente idonea ad offrire piena tutela risarcitoria al valore della vita.

La "vera giustizia" e il "giusto responso delle S. U. sul danno tanatologico iure hereditario

NAVARRETTA, EMANUELA
2015-01-01

Abstract

Il saggio trae spunto dal dialogo tra la pronuncia n. 1361/2014 della Terza Sezione Civile della Cassazione e la sentenza a Sezioni Unite n. 15359 del 2015 sempre della Suprema Corte per affrontare la complessa questione del danno tanatologico iure hereditario. In particolare, viene confutata la tesi della trasmissibilità ereditaria del diritto alla vita, ma al contempo vengono rilevate alcune inadeguatezze rispetto all'itinerario iure proprio la cui soluzione, prospettata nel saggio, è imprescindibile al fine di rendere tale legittimazione realmente idonea ad offrire piena tutela risarcitoria al valore della vita.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/768242
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