Il saggio analizza tematiche quali la negazione e la reificazione dell'individuo, insidiato da nevrosi, angosce e derive ontologiche, in una società che incoraggia tutte le forme di alienazione. Tali contenuti conquistano nella drammaturgia di Vișniec territori vasti che travalicano i confini circoscritti della politica e della storia, per giungere a definire la condizione umana tout court. La ‘resistenza culturale’ professata dal drammaturgo, dapprima contro l’utopia ideologica della ditatrtura e, nella fase francese, contro le forme più insidiose di manipolazione di massa – attraverso l’informazione, la pubblicità, il consumismo sfrenato –, resta una delle modalità più lucide di partecipazione civile al presente e alla storia. Rispetto al panorama del teatro italiano contemporaneo, le caratteristiche più peculiari della scrittura di Matei Vișniec destinata ai palcoscenici vengono a coincidere con moduli concettuali e prassi creative in atto negli ultimi decenni. Il contributo mette in luce, in una chiave interdisciplinare, il modo in cui le modalità drammaturgiche adottate dall'autore sul piano testuale, atte a connotare il côté linguistico in prospettiva scenica, unitamente al potenziale espressivo polivalente, che perviene a illustrare, talvolta a livello di una singola pièce, un crogiolo di registri stilistici diversi, contribuiscono a collocare il suo teatro in prossimità di confini fluidi, là dove convergono la teoria dello spettacolo e quella letteraria, la teoria della traduzione, la letteratura comparata, le letterature e le lingue francese e romena, che lo scrittore ha scelto come idiomi della sua opera. Matei Vișniec è uno scrittore bilingue, romeno e francese, ampiamente riconosciuto in Francia, in Romania e altrove soprattutto per la sua opera drammaturgica. Spettacoli tratti dalle sue pièces sono stati rappresentati in una trentina di paesi. Dal 1992 il drammaturgo è diventato uno degli autori costantemente messi in scena al Festival d’Avignone Off con una quarantina di allestimenti.

L’estetica del nuovo linguaggio drammaturgico nella poetica del ‘teatro decomposto’ di Matei Vișniec

DAVID, EMILIA
2012-01-01

Abstract

Il saggio analizza tematiche quali la negazione e la reificazione dell'individuo, insidiato da nevrosi, angosce e derive ontologiche, in una società che incoraggia tutte le forme di alienazione. Tali contenuti conquistano nella drammaturgia di Vișniec territori vasti che travalicano i confini circoscritti della politica e della storia, per giungere a definire la condizione umana tout court. La ‘resistenza culturale’ professata dal drammaturgo, dapprima contro l’utopia ideologica della ditatrtura e, nella fase francese, contro le forme più insidiose di manipolazione di massa – attraverso l’informazione, la pubblicità, il consumismo sfrenato –, resta una delle modalità più lucide di partecipazione civile al presente e alla storia. Rispetto al panorama del teatro italiano contemporaneo, le caratteristiche più peculiari della scrittura di Matei Vișniec destinata ai palcoscenici vengono a coincidere con moduli concettuali e prassi creative in atto negli ultimi decenni. Il contributo mette in luce, in una chiave interdisciplinare, il modo in cui le modalità drammaturgiche adottate dall'autore sul piano testuale, atte a connotare il côté linguistico in prospettiva scenica, unitamente al potenziale espressivo polivalente, che perviene a illustrare, talvolta a livello di una singola pièce, un crogiolo di registri stilistici diversi, contribuiscono a collocare il suo teatro in prossimità di confini fluidi, là dove convergono la teoria dello spettacolo e quella letteraria, la teoria della traduzione, la letteratura comparata, le letterature e le lingue francese e romena, che lo scrittore ha scelto come idiomi della sua opera. Matei Vișniec è uno scrittore bilingue, romeno e francese, ampiamente riconosciuto in Francia, in Romania e altrove soprattutto per la sua opera drammaturgica. Spettacoli tratti dalle sue pièces sono stati rappresentati in una trentina di paesi. Dal 1992 il drammaturgo è diventato uno degli autori costantemente messi in scena al Festival d’Avignone Off con una quarantina di allestimenti.
2012
David, Emilia
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/772617
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact