Il nazionalismo aggressivo, vale a dire l’opzione dominante della politica europea negli anni ’20-’40 del Novecento, è il filo rosso che attraversa e accomuna i due ampi saggi inclusi nel volume Avanguardie, nazionalismi e interventismo nei primi decenni del XX secolo. Nel secondo, intitolato La ricezione della Guardia di Ferro in ambienti culturali del fascismo italiano, che è un saggio monografico, si propone un’analisi che comprende la ricezione di un corpus assai consistente di articoli e studi apparsi in Italia, tra il 1927 e il 1941, in ambienti del fascismo e della cultura di regime italiana, che rispecchia gli aspetti più importanti della politica e del modello antropologico che hanno caratterizzato il movimento più oltranzista della destra romena, la Guardia di Ferro. Risulta particolarmente proficuo l’intenso scambio culturale e di riflessione politica, che si svolge in perfetta simultaneità tra Romania e Italia nell’arco di tempo indicato, in nome di una dichiarata simpatia per un paese latino approdato alle soglie della modernità, che faceva emergere notevoli affinità dottrinarie con il clima politico italiano, ma anche esacerbate deformazioni e notevoli miopie ideologiche.
La ricezione della Guardia di Ferro in ambienti culturali del fascismo italiano
DAVID, EMILIA
2011-01-01
Abstract
Il nazionalismo aggressivo, vale a dire l’opzione dominante della politica europea negli anni ’20-’40 del Novecento, è il filo rosso che attraversa e accomuna i due ampi saggi inclusi nel volume Avanguardie, nazionalismi e interventismo nei primi decenni del XX secolo. Nel secondo, intitolato La ricezione della Guardia di Ferro in ambienti culturali del fascismo italiano, che è un saggio monografico, si propone un’analisi che comprende la ricezione di un corpus assai consistente di articoli e studi apparsi in Italia, tra il 1927 e il 1941, in ambienti del fascismo e della cultura di regime italiana, che rispecchia gli aspetti più importanti della politica e del modello antropologico che hanno caratterizzato il movimento più oltranzista della destra romena, la Guardia di Ferro. Risulta particolarmente proficuo l’intenso scambio culturale e di riflessione politica, che si svolge in perfetta simultaneità tra Romania e Italia nell’arco di tempo indicato, in nome di una dichiarata simpatia per un paese latino approdato alle soglie della modernità, che faceva emergere notevoli affinità dottrinarie con il clima politico italiano, ma anche esacerbate deformazioni e notevoli miopie ideologiche.File | Dimensione | Formato | |
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