In occasione dell’eclissi lunare del 15 giugno 2011 abbiamo raccolto una sequenza di immagini digitali della luna parzialmente eclissata tra il terzo e il quarto contatto. In seguito le immagini sono state analizzate e hanno permesso di misurare la distanza Terra-Luna impiegando il metodo geometrico ideato dall’astronomo greco antico Aristarco di Samo. La misura costituisce una verifica della gravitazione newtoniana ed è stata inserita in un percorso dedicato alla gravitazione elementare rivolto alle scuole medie superiori nell’ambito del Piano Nazionale Lauree Scientifiche. Il percorso è stato proposto anche a studenti del primo anno di università. In questo lavoro presentiamo il metodo di Aristarco e discutiamo le differenti tecniche di analisi che abbiamo adottato secondo le diverse tipologie di studenti cui ci siamo rivolti. L’argomento ha avuto successo presso insegnanti e studenti e mostra come certi contenuti, tradizionalmente relegati in ambito storico, possono essere de-musealizzati e rivelare interessanti potenzialità didattiche.
Aristarco di Samo rivisitato
GIUDICI, SERGIO
2015-01-01
Abstract
In occasione dell’eclissi lunare del 15 giugno 2011 abbiamo raccolto una sequenza di immagini digitali della luna parzialmente eclissata tra il terzo e il quarto contatto. In seguito le immagini sono state analizzate e hanno permesso di misurare la distanza Terra-Luna impiegando il metodo geometrico ideato dall’astronomo greco antico Aristarco di Samo. La misura costituisce una verifica della gravitazione newtoniana ed è stata inserita in un percorso dedicato alla gravitazione elementare rivolto alle scuole medie superiori nell’ambito del Piano Nazionale Lauree Scientifiche. Il percorso è stato proposto anche a studenti del primo anno di università. In questo lavoro presentiamo il metodo di Aristarco e discutiamo le differenti tecniche di analisi che abbiamo adottato secondo le diverse tipologie di studenti cui ci siamo rivolti. L’argomento ha avuto successo presso insegnanti e studenti e mostra come certi contenuti, tradizionalmente relegati in ambito storico, possono essere de-musealizzati e rivelare interessanti potenzialità didattiche.File | Dimensione | Formato | |
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