LLa creazione di un sistema di aree marine protette performante è ritenuta un’esigenza prioritaria per tutte le nazioni che si affacciano sul Mare Mediterraneo. I mari e le coste mediterranee non possono, infatti, definirsi in buono stato di salute. In particolare, sono le dinamiche ecologiche e ambientali a preoccupare gli esperti. L’adozione di una prospettiva sistemica per le strategie di sviluppo responsabile dell’intero Bacino è ostacolata da una governance marina parcellizzata tra i diversi stati che lo compongono e, al loro interno, da un numero variabile e spesso troppo elevato di attori pubblici. Le strategie e i percorsi esperibili per migliorare le condizioni di conservazione del Mediterraneo, conducono, quindi, secondo gli esperti, a un passaggio quasi obbligato: quello dell’individuazione, istituzione, e gestione di un sistema integrato di aree marine protette che riesca a fornire indirizzi e regole per un’efficace governance di una porzione sufficientemente estesa e rappresentativa di ecosistemi marini. In tal senso un’eccellente “good practice” è costituita dallo Stato della California, dove il sistema di aree marine protette e di altri attori impegnati nella conservazione degli ecosistemi marini e costieri riesce a garantire su scala sistemica il raggiungimento di elevati livelli di performance. La chiave dell’elevata performance è rinvenibile anzitutto nel ruolo svolto dagli attori che sono deputati alla governance del sistema “coste e mare”, i quali, nonostante numerosi limiti e difficoltà, possono fare affidamento su organizzazioni solide, le quali riescono a gestire (o comunque a indirizzare nella direzione desiderata) lo stesso sistema marino e costiero, coordinandosi e sviluppando approcci e strategie sistemiche.
Aree marine protette: esperienze del caso California. Performance e organizzazione sistemica
NICCOLINI, FEDERICO;
2013-01-01
Abstract
LLa creazione di un sistema di aree marine protette performante è ritenuta un’esigenza prioritaria per tutte le nazioni che si affacciano sul Mare Mediterraneo. I mari e le coste mediterranee non possono, infatti, definirsi in buono stato di salute. In particolare, sono le dinamiche ecologiche e ambientali a preoccupare gli esperti. L’adozione di una prospettiva sistemica per le strategie di sviluppo responsabile dell’intero Bacino è ostacolata da una governance marina parcellizzata tra i diversi stati che lo compongono e, al loro interno, da un numero variabile e spesso troppo elevato di attori pubblici. Le strategie e i percorsi esperibili per migliorare le condizioni di conservazione del Mediterraneo, conducono, quindi, secondo gli esperti, a un passaggio quasi obbligato: quello dell’individuazione, istituzione, e gestione di un sistema integrato di aree marine protette che riesca a fornire indirizzi e regole per un’efficace governance di una porzione sufficientemente estesa e rappresentativa di ecosistemi marini. In tal senso un’eccellente “good practice” è costituita dallo Stato della California, dove il sistema di aree marine protette e di altri attori impegnati nella conservazione degli ecosistemi marini e costieri riesce a garantire su scala sistemica il raggiungimento di elevati livelli di performance. La chiave dell’elevata performance è rinvenibile anzitutto nel ruolo svolto dagli attori che sono deputati alla governance del sistema “coste e mare”, i quali, nonostante numerosi limiti e difficoltà, possono fare affidamento su organizzazioni solide, le quali riescono a gestire (o comunque a indirizzare nella direzione desiderata) lo stesso sistema marino e costiero, coordinandosi e sviluppando approcci e strategie sistemiche.File | Dimensione | Formato | |
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