Il contributo discute un consistente gruppo di prestiti dal greco che hanno subito un’integrazione su base accusativale. Numerosi temi in consonante greci, infatti, passano in latino, osco o etrusco riproducendo non la forma del nominativo greco, come normalmente accade, bensì quella dell’accusativo: i nomi latini lampada ‘lucerna’ e striga ‘civetta/strega’ presuppongono non i nominativi greci lampas e strix, ma i rispettivi accusativi lampada e striga. Nel quadro più generale del bilinguismo latino-greco, osco-greco ed etrusco-greco, tale fenomeno si associa a condizioni socio-culturali ben precise, e può fornire elementi utili a caratterizzare, in termini di interlingua, il livello di conoscenza del greco tra gli strati sociali più bassi.
Le lingue dell’Italia antica e l’altra
ROVAI, FRANCESCO
2015-01-01
Abstract
Il contributo discute un consistente gruppo di prestiti dal greco che hanno subito un’integrazione su base accusativale. Numerosi temi in consonante greci, infatti, passano in latino, osco o etrusco riproducendo non la forma del nominativo greco, come normalmente accade, bensì quella dell’accusativo: i nomi latini lampada ‘lucerna’ e striga ‘civetta/strega’ presuppongono non i nominativi greci lampas e strix, ma i rispettivi accusativi lampada e striga. Nel quadro più generale del bilinguismo latino-greco, osco-greco ed etrusco-greco, tale fenomeno si associa a condizioni socio-culturali ben precise, e può fornire elementi utili a caratterizzare, in termini di interlingua, il livello di conoscenza del greco tra gli strati sociali più bassi.File | Dimensione | Formato | |
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