La prima citazione riferita a questo vitigno risale al 1783 con il nome di 'Merlau' nella Gironde (Francia), e il nome 'Merlot' apparve più recentemente (1824) in un trattato sui vini del Médoc: 'Merlot' deriva da 'merlo', dato che questi uccelli gradiscono molto la sua uva (Rézeau, 1997; Robinsons et al., 2012). Le analisi molecolari hanno evidenziato che il 'Merlot' si è originato da un incrocio spontaneo avvenuto in Francia tra il 'Cabernet franc' e Magdeleine noire des Charantes', una varietà a maturazione precoce al momento quasi totalmente sconosciuta e individuata in solo 5 piante (Boursiquot et al., 1999; Robinsons et al., 2012). Fratelli del 'Merlot' sono il 'Cabernet sauvignon', 'Carmenère', 'Cot', 'Abouriou', avendo come genitore in comune il 'Cabernet franc'. Tutti questi vitigni appartengono al gruppo di vitigni denominato 'Carmenet', originario della Gironde, in Francia, o dei vicini Paesi Baschi, in Spagna (Robinsons et al., 2012).Il Merlot è tra le più diffuse varietà a livello mondiale, ed è stato spesso utilizzato in programmi di ibridazione originando vitigni spesso sfruttati commercialmente, tra cui in Italia i vitigni 'Fertilia' (Merlot X Raboso veronese), 'Merlese' (Merlot X Sangiovese), 'Nigra' (Merlot X Barbera), Prodest (Merlot X Barbera), 'Rebo' (Merlot X Teroldego) (Robinsons et al., 2012). A somatic mutation of 'Merlot' is the 'Merlot gris', while the 'Merlot blanc' is a cross Merlot x Folle blanc (Boursiquot et al., 2009). Germoglia precocemente e matura in seconda epoca, ha alta fertilità potenziale. E' molto sensibile alla peronospora e alla botrite. Grazie alla sua maggiore precocità di maturazione e al minor rischio delle eccessive note erbacee dovute alle metossipirazione e più diffuso del Cabernet Sauvignon. E' molto coltivato in Francia (115.000 Ha), seguita da Italia (26.000 Ha), California (19.000 Ha), Bulgaria (15.000, Spagna (13.000 Ha), Cile (13.000 Ha), Romania (11.000), Australia (10.000 Ha) e poi gli altri paesi con superfici inferiori a 10.000 Ha (Robinsons et al., 2012). In Italia è diffuso principalmente nel Nord-Est e nella Maremma Toscana.Le uve presentano un elevato contenuto in tannini e antociani, similmente al Cabernet Sauvignon, ma rispetto a quest'ultimo presenta le note erbacee delle metossipirazine meno marcate. In Italia è utilizzato principalmente nei tagli, ma produce anche vini in purezza di elevata qualità, soprattutto in Toscana.

Merlot

D'ONOFRIO, CLAUDIO;SCALABRELLI, GIANCARLO
2015-01-01

Abstract

La prima citazione riferita a questo vitigno risale al 1783 con il nome di 'Merlau' nella Gironde (Francia), e il nome 'Merlot' apparve più recentemente (1824) in un trattato sui vini del Médoc: 'Merlot' deriva da 'merlo', dato che questi uccelli gradiscono molto la sua uva (Rézeau, 1997; Robinsons et al., 2012). Le analisi molecolari hanno evidenziato che il 'Merlot' si è originato da un incrocio spontaneo avvenuto in Francia tra il 'Cabernet franc' e Magdeleine noire des Charantes', una varietà a maturazione precoce al momento quasi totalmente sconosciuta e individuata in solo 5 piante (Boursiquot et al., 1999; Robinsons et al., 2012). Fratelli del 'Merlot' sono il 'Cabernet sauvignon', 'Carmenère', 'Cot', 'Abouriou', avendo come genitore in comune il 'Cabernet franc'. Tutti questi vitigni appartengono al gruppo di vitigni denominato 'Carmenet', originario della Gironde, in Francia, o dei vicini Paesi Baschi, in Spagna (Robinsons et al., 2012).Il Merlot è tra le più diffuse varietà a livello mondiale, ed è stato spesso utilizzato in programmi di ibridazione originando vitigni spesso sfruttati commercialmente, tra cui in Italia i vitigni 'Fertilia' (Merlot X Raboso veronese), 'Merlese' (Merlot X Sangiovese), 'Nigra' (Merlot X Barbera), Prodest (Merlot X Barbera), 'Rebo' (Merlot X Teroldego) (Robinsons et al., 2012). A somatic mutation of 'Merlot' is the 'Merlot gris', while the 'Merlot blanc' is a cross Merlot x Folle blanc (Boursiquot et al., 2009). Germoglia precocemente e matura in seconda epoca, ha alta fertilità potenziale. E' molto sensibile alla peronospora e alla botrite. Grazie alla sua maggiore precocità di maturazione e al minor rischio delle eccessive note erbacee dovute alle metossipirazione e più diffuso del Cabernet Sauvignon. E' molto coltivato in Francia (115.000 Ha), seguita da Italia (26.000 Ha), California (19.000 Ha), Bulgaria (15.000, Spagna (13.000 Ha), Cile (13.000 Ha), Romania (11.000), Australia (10.000 Ha) e poi gli altri paesi con superfici inferiori a 10.000 Ha (Robinsons et al., 2012). In Italia è diffuso principalmente nel Nord-Est e nella Maremma Toscana.Le uve presentano un elevato contenuto in tannini e antociani, similmente al Cabernet Sauvignon, ma rispetto a quest'ultimo presenta le note erbacee delle metossipirazine meno marcate. In Italia è utilizzato principalmente nei tagli, ma produce anche vini in purezza di elevata qualità, soprattutto in Toscana.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/781215
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