Con il nome di 'Farinella', come quello di 'Negrara', 'Negrera', 'Negretta' e 'Negruzzo', si indicano varietà con grappoli caratterizzati da pruina cerognola (Marzotto, 1925). Di Rovasenda () cita una “Farinella n.” di Pisa, e Basso (1992) ne recuperò una in Garfagnana ampelograficamente corrispondente a quella descritta dal Cavazza (), che la introdusse nella collezione 'Vitiarium' dell'Agricola San Felice. A questa corrisponde la recente Farinella nuovamente censita in Garfagnana (D'Onofrio et al., 2015). La 'Farinella nera' qui descritta al momento è sicuramente sporadicamente diffusa nella Lucchesia (in Garfagnana) e probabilmente anche nel Pisano. Le analisi con i profili microsatelliti hanno evidenaziato che non corrisponde a nessuno dei genotipi presenti nei vari database viticoli, e che presenta delle relazioni di parentela di primo grado con 'Canina bianca', 'Grisantina bianca', 'Nicola nera' e 'Ugillina bianca', tutti vitigni presenti esclusivamente in Garfagnana, e con il clone di Mammolo omologato in toscana diffuso in Garfagnana con il nome di 'Cojona'. Inoltre pare che incrociandosi spontaneamente con lo 'Sciaccarello nero', anch'esso presente in Garfagnana, anche se non autoctono di quest'area, ha dato origine al 'Nicola nero' precedentemente citato da Basso (1992) e autoctono della Garfagnana (D'Onofrio et al., 2015). Pertanto, si può supporre che la 'Farinella nera' qui descritta sia autoctona della Garfagnana (D'Onofrio et al., 2015). I grappoli raggingono la maturità agli inizi di ottoble (terza epoca) con una buona, ma non elevata, gradazione zuccherina, ma con poca acidità e tannicità, pertanto i vini in purezza rislutano si scarsa struttura.

Farinella

D'ONOFRIO, CLAUDIO;MATARESE, FABIOLA;SCALABRELLI, GIANCARLO;
2015-01-01

Abstract

Con il nome di 'Farinella', come quello di 'Negrara', 'Negrera', 'Negretta' e 'Negruzzo', si indicano varietà con grappoli caratterizzati da pruina cerognola (Marzotto, 1925). Di Rovasenda () cita una “Farinella n.” di Pisa, e Basso (1992) ne recuperò una in Garfagnana ampelograficamente corrispondente a quella descritta dal Cavazza (), che la introdusse nella collezione 'Vitiarium' dell'Agricola San Felice. A questa corrisponde la recente Farinella nuovamente censita in Garfagnana (D'Onofrio et al., 2015). La 'Farinella nera' qui descritta al momento è sicuramente sporadicamente diffusa nella Lucchesia (in Garfagnana) e probabilmente anche nel Pisano. Le analisi con i profili microsatelliti hanno evidenaziato che non corrisponde a nessuno dei genotipi presenti nei vari database viticoli, e che presenta delle relazioni di parentela di primo grado con 'Canina bianca', 'Grisantina bianca', 'Nicola nera' e 'Ugillina bianca', tutti vitigni presenti esclusivamente in Garfagnana, e con il clone di Mammolo omologato in toscana diffuso in Garfagnana con il nome di 'Cojona'. Inoltre pare che incrociandosi spontaneamente con lo 'Sciaccarello nero', anch'esso presente in Garfagnana, anche se non autoctono di quest'area, ha dato origine al 'Nicola nero' precedentemente citato da Basso (1992) e autoctono della Garfagnana (D'Onofrio et al., 2015). Pertanto, si può supporre che la 'Farinella nera' qui descritta sia autoctona della Garfagnana (D'Onofrio et al., 2015). I grappoli raggingono la maturità agli inizi di ottoble (terza epoca) con una buona, ma non elevata, gradazione zuccherina, ma con poca acidità e tannicità, pertanto i vini in purezza rislutano si scarsa struttura.
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