E' un vitigno proveniente dalla Francia dove si è originato attraverso un incrocio spontaneo tra 'Pinot' e 'Gouais blanc' (Bowers et al., 1999) come il 'Gamay noir', 'Melon' e 'Aligotè'. Le prima citazione è del 1583 con il nome di 'Beaunois', e il nome Chardonnay, dall'omonimo villaggio francese, si è affermato solo nel corso del ventesimo secolo (Robinsons et al., 2012). Alcune note varianti somatiche dello Chardonnay sono lo 'Chardonnay rose' presente nei dintorni del villaggio di Chardonnay, lo 'Chardonnay musqué' con tipico aroma di moscato primariamente individuato in Pouilly e Arbois, e 'Melon à queue rouge', individuato in Arbois, che presenta tralcio e gambo rosso (Galet, 1990; Robinsons et al., 2012). E' tra i vitigni maggiormente diffusi a livello mondiale, ed è stato varie volte incrociato ariginando numerore nuove varietà (Robinsons et al., 2012): Chardonel (incrocio interspecifico con Seyval), Charmont (incrocio con Chasselas), Chasan (incrocio con Palomino fino), Doral (incrocio con Chasselas), Lilioria (incrocio con Baroque), Ravat blanc (incrocio interspecifico con Seibel), Sila (incrocio con Kövidinka), Sukholimansky bely (incrocio con Plavaï). Lo Chardonnay si adatta a molte tipologie di clima e ha raggiunto la massima espansione verso la fine del 1900, essendo stato poi in parte sostituito dal Pinot grigio. In Francia è il secondo vitigno ad uva bianca maggiormente coltivato, dopo il Trebbiano toscano (Ugni blanc), rappresentando i vitigno predominate in Borgogna. Alla Francia seguono la California, l'Australia, l'Italia e poi vari altri paesi con superfici inferiroi a 10.000 Ha. In Italia è particolarmente diffuso in Lombardia e Trentino Alto Adige per la produzione di vino frizzante. Notevoli sono i vini di elevata struttura, in purezza o in michela, prodotti in Piemonte, Toscana, Umbria, Puglia e Sicilia. Ha germogliamento e fioritura precoce, e matura presto fornendo produzioni elevate. Suscettibile alle malattie fungine, particolarmente a oidio e botrite. L'uva è di ottima qualità, adatta per la produzione di vini in purezza con note aromatiche molto variabili in funzione del terroir, e si adatta a svariate tipologie di vinificazione e affinamento, tanto da essere considerata l'uva bianca maggiormente versatile (Robinsons et al., 2012).

Chardonnay

D'ONOFRIO, CLAUDIO;SCALABRELLI, GIANCARLO
2015-01-01

Abstract

E' un vitigno proveniente dalla Francia dove si è originato attraverso un incrocio spontaneo tra 'Pinot' e 'Gouais blanc' (Bowers et al., 1999) come il 'Gamay noir', 'Melon' e 'Aligotè'. Le prima citazione è del 1583 con il nome di 'Beaunois', e il nome Chardonnay, dall'omonimo villaggio francese, si è affermato solo nel corso del ventesimo secolo (Robinsons et al., 2012). Alcune note varianti somatiche dello Chardonnay sono lo 'Chardonnay rose' presente nei dintorni del villaggio di Chardonnay, lo 'Chardonnay musqué' con tipico aroma di moscato primariamente individuato in Pouilly e Arbois, e 'Melon à queue rouge', individuato in Arbois, che presenta tralcio e gambo rosso (Galet, 1990; Robinsons et al., 2012). E' tra i vitigni maggiormente diffusi a livello mondiale, ed è stato varie volte incrociato ariginando numerore nuove varietà (Robinsons et al., 2012): Chardonel (incrocio interspecifico con Seyval), Charmont (incrocio con Chasselas), Chasan (incrocio con Palomino fino), Doral (incrocio con Chasselas), Lilioria (incrocio con Baroque), Ravat blanc (incrocio interspecifico con Seibel), Sila (incrocio con Kövidinka), Sukholimansky bely (incrocio con Plavaï). Lo Chardonnay si adatta a molte tipologie di clima e ha raggiunto la massima espansione verso la fine del 1900, essendo stato poi in parte sostituito dal Pinot grigio. In Francia è il secondo vitigno ad uva bianca maggiormente coltivato, dopo il Trebbiano toscano (Ugni blanc), rappresentando i vitigno predominate in Borgogna. Alla Francia seguono la California, l'Australia, l'Italia e poi vari altri paesi con superfici inferiroi a 10.000 Ha. In Italia è particolarmente diffuso in Lombardia e Trentino Alto Adige per la produzione di vino frizzante. Notevoli sono i vini di elevata struttura, in purezza o in michela, prodotti in Piemonte, Toscana, Umbria, Puglia e Sicilia. Ha germogliamento e fioritura precoce, e matura presto fornendo produzioni elevate. Suscettibile alle malattie fungine, particolarmente a oidio e botrite. L'uva è di ottima qualità, adatta per la produzione di vini in purezza con note aromatiche molto variabili in funzione del terroir, e si adatta a svariate tipologie di vinificazione e affinamento, tanto da essere considerata l'uva bianca maggiormente versatile (Robinsons et al., 2012).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/781476
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