La Malvasia di Candia aromatica è una varietà antichissima, coltivata nel nord Italia sin dal 1400. Come per molte delle Malvasie, si è ritenuto a lungo che anche la Malvasia di Candia aromatica provenisse dall’isola di Creta e fosse arrivata in Italia grazie agli scambi commerciali della Repubblica di Venezia. Le ultime evidenze, basate sull’utilizzo di marcatori molecolari, hanno invece messo in discussione questa origine, rivelando che molto probabilmente si tratta di un vitigno con poca attinenza con le varietà greche e che mostra al contrario una certa affinità con la Malvasia di Casorzo (Lacombe et al., 2007). Inoltre, non è riconducibile in alcun modo, come si potrebbe pensare, alla Malvasia bianca di Candia. I marcatori molecolari hanno rivelato che la Malvasia rosa (una Malvasia a bacca rosa scoperta da Mario Fregoni in Val Nure) è da considerarsi invece un mutante della Malvasia di Candia aromatica. La Malvasia di Candia è idonea alla coltivazione in Emilia Romagna (D.G.R.1949/2003). È diffusa nelle province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia, ma la varietà è anche presente in Oltrepò pavese e nel Lazio. Produce un vino di colore giallo paglierino più o meno intenso, dall’intenso profumo. Viene spesso vinificato insieme con altri vitigni per dare aroma. È ammessa nelle DOCColli di Parma, Colli di Scandiano e di Canossa, Colli Piacentini, Molise o del Molise, Oltrepo' Pavese e in numerose IGT.

Malvasia di Candia aromatica

D'ONOFRIO, CLAUDIO;
2015-01-01

Abstract

La Malvasia di Candia aromatica è una varietà antichissima, coltivata nel nord Italia sin dal 1400. Come per molte delle Malvasie, si è ritenuto a lungo che anche la Malvasia di Candia aromatica provenisse dall’isola di Creta e fosse arrivata in Italia grazie agli scambi commerciali della Repubblica di Venezia. Le ultime evidenze, basate sull’utilizzo di marcatori molecolari, hanno invece messo in discussione questa origine, rivelando che molto probabilmente si tratta di un vitigno con poca attinenza con le varietà greche e che mostra al contrario una certa affinità con la Malvasia di Casorzo (Lacombe et al., 2007). Inoltre, non è riconducibile in alcun modo, come si potrebbe pensare, alla Malvasia bianca di Candia. I marcatori molecolari hanno rivelato che la Malvasia rosa (una Malvasia a bacca rosa scoperta da Mario Fregoni in Val Nure) è da considerarsi invece un mutante della Malvasia di Candia aromatica. La Malvasia di Candia è idonea alla coltivazione in Emilia Romagna (D.G.R.1949/2003). È diffusa nelle province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia, ma la varietà è anche presente in Oltrepò pavese e nel Lazio. Produce un vino di colore giallo paglierino più o meno intenso, dall’intenso profumo. Viene spesso vinificato insieme con altri vitigni per dare aroma. È ammessa nelle DOCColli di Parma, Colli di Scandiano e di Canossa, Colli Piacentini, Molise o del Molise, Oltrepo' Pavese e in numerose IGT.
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