Il 'Sauvignon blanc' è originario della Valle della Loira (Francia), dove è stato citato per la prima volta, nel 1534, con il nome di 'Fiers', mentre il nome di 'Sauvigno blanc' apparve tra il 1710 e 1720 nell'area di Bordeaux, e si ritiene che derivi dal termine francese 'sauvage' che significa 'selvatico' per indicare la forma delle sue foglie simili a quelle della vite selvatica (Vitis vinifera subsp sylvestris) come tra l'altro suggerisce anche il nome Fiers' dal latino 'ferus' e quindi 'selvatico' (Rézeau 1997; Robinson et al., 2012). Le analisi del DNA hanno evidenziato che il 'Sauvignon blanc' ha una relazione genitore-figlio con il 'Traminer' (Savagnin), e molto probabilmente il 'Traminer' è il genitore, e quindi appartiene al gruppo ampelografico denominato 'Messile' ed è nipote del 'Pinot' e fratellastro di alcuni noti vitigni: 'Chenin blanc', 'Petit Manseng', 'Silvaner', 'Trousseau', 'Verdello' (Regner, 1999; Robinson et al., 2012). Incrociandosi spontaneamente con il 'Caberner Franc' ha dato origine al 'Cabernet Sauvignon' (Bowers and Meredith, 1997). Il 'Sauvignon blanc' è tra i vitigni maggiormente diffusi a livello mondiale, e conseguentemente presenta numerosi sinonimi. Varianti somatiche particolarmente evidenti sono quelle del colore della buccia, e quindi il 'Sauvignon gris/rose', 'Sauvignon rouge', entrambi individuati nella Valle della Loire (Robinson et al., 2012). In Europa e coltivato principalmente in Francia, dove è il terzo vitigno a uva bianca (circa 27.000 Ha), dopo il 'Trebbiano toscano (Ugni blanc)' e 'Chardonnay'. La Francia è seguita dalla Nuova Zelanda (circa 18.000 Ha) e Sud Africa (circa 9.000 Ha), mentre negli altri numerosi paesi in cui è cltivato raramanete supera i 5.000 Ha (Robinson et al., 2012). Vitigno vigoroso che predilige gli ambienti freschi, grappoli piccoli e compatti, acini piccoli, maturazione medio precoce. Molto sensibile alle principali malattie fungine. Vini caratterizzati da aromi erbacei e un significativo contenuto in tioli (note di frutto della passione altri frutti tropicali, pompelmo, ..), che può essere notevolente incrementato favorendo l'attività vegetativa attraverso la concimazione azotata e l'irrigazione. Tipica è la note di 'pipì di gatto'.
Sauvignon blanc
D'ONOFRIO, CLAUDIO;SCALABRELLI, GIANCARLO
2015-01-01
Abstract
Il 'Sauvignon blanc' è originario della Valle della Loira (Francia), dove è stato citato per la prima volta, nel 1534, con il nome di 'Fiers', mentre il nome di 'Sauvigno blanc' apparve tra il 1710 e 1720 nell'area di Bordeaux, e si ritiene che derivi dal termine francese 'sauvage' che significa 'selvatico' per indicare la forma delle sue foglie simili a quelle della vite selvatica (Vitis vinifera subsp sylvestris) come tra l'altro suggerisce anche il nome Fiers' dal latino 'ferus' e quindi 'selvatico' (Rézeau 1997; Robinson et al., 2012). Le analisi del DNA hanno evidenziato che il 'Sauvignon blanc' ha una relazione genitore-figlio con il 'Traminer' (Savagnin), e molto probabilmente il 'Traminer' è il genitore, e quindi appartiene al gruppo ampelografico denominato 'Messile' ed è nipote del 'Pinot' e fratellastro di alcuni noti vitigni: 'Chenin blanc', 'Petit Manseng', 'Silvaner', 'Trousseau', 'Verdello' (Regner, 1999; Robinson et al., 2012). Incrociandosi spontaneamente con il 'Caberner Franc' ha dato origine al 'Cabernet Sauvignon' (Bowers and Meredith, 1997). Il 'Sauvignon blanc' è tra i vitigni maggiormente diffusi a livello mondiale, e conseguentemente presenta numerosi sinonimi. Varianti somatiche particolarmente evidenti sono quelle del colore della buccia, e quindi il 'Sauvignon gris/rose', 'Sauvignon rouge', entrambi individuati nella Valle della Loire (Robinson et al., 2012). In Europa e coltivato principalmente in Francia, dove è il terzo vitigno a uva bianca (circa 27.000 Ha), dopo il 'Trebbiano toscano (Ugni blanc)' e 'Chardonnay'. La Francia è seguita dalla Nuova Zelanda (circa 18.000 Ha) e Sud Africa (circa 9.000 Ha), mentre negli altri numerosi paesi in cui è cltivato raramanete supera i 5.000 Ha (Robinson et al., 2012). Vitigno vigoroso che predilige gli ambienti freschi, grappoli piccoli e compatti, acini piccoli, maturazione medio precoce. Molto sensibile alle principali malattie fungine. Vini caratterizzati da aromi erbacei e un significativo contenuto in tioli (note di frutto della passione altri frutti tropicali, pompelmo, ..), che può essere notevolente incrementato favorendo l'attività vegetativa attraverso la concimazione azotata e l'irrigazione. Tipica è la note di 'pipì di gatto'.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.