Brevi note sulla questione del rapporto tra dimensione individuale e dimensione collettiva nella tutela della libertà di espressione, tra coscienza e pensiero

Il contributo, scritto nel gennaio 2015, è composto di una prima parte nella quale, partendo da alcune riflessioni circa la natura individuale e collettiva del diritto alla libera manifestazione del pensiero, e soffermandosi in particolare sulla sua possibile dimensione collettiva o "a proiezione collettiva", si studia il peculiare fenomeno dell'applicazione della libertà di pensiero e di coscienza a soggetti collettivi nell’esperienza giuridica nord- americana. Nella seconda parte, frutto inevitabile del contesto nel quale si stava scrivendo, si propongono alcune riflessioni sul possibile limite alla libertà di espressione derivante da una limitazione della tolleranza verso gli intolleranti, nel caso specifico in cui l’odio, in quanto pensiero e idea, si tramuta in azione. Il contributo nasce dal convegno, svoltosi all'Università Federico II di Napoli, di discussione di alcuni volumi pubblicati sulle tematiche della libertà di espressione e del multiculturalismo. .