Il contributo, dopo aver affermato l’esistenza di un diritto all'istruzione superiore nel diritto internazionale generale e regionale, analizza nello specifico inprimo luogo il diritto all'istruzione superiore nella CEDU ed il contenuto di tale diritto. Successivamente viene posta la questione relativa alle caratteristiche dei limiti all'accesso all'università e loro compatibilità con tale diritto, esaminando in dettaglio la specifica questione dell’accesso numericamente limitato (c.d. numerus clausus). Viene poi analizzato il diritto all'istruzione superiore nel diritto dell'Unione europea fra Carta dei diritti fondamentali e libera circolazione, rispondendo nello specifico al quesito se l’accesso all'università in uno Stato membro diverso da quello di origine possa essere limitato. Infine viene affrontato il tema della rimozione degli ostacoli: il riconoscimento dei diplomi ed il diritto ad ottenere le stesse prestazioni sociali dei cittadini dello Stato membro ospitante. in conclusione si ritiene di poter sostenere che il diritto all’istruzione è, nello spazio giuridico europeo, un diritto sociale internazionalmente garantito agli individui costituendo di conseguenza un obbligo generale a carico degli Stati (seppur a carattere programmatico), i quali sono chiamati ad assicurarne il rispetto. Per quanto riguarda nello specifico la legittimità dell’accesso numericamente limitato alle università, parrebbe prima facie potersi concludere nel senso che, alla luce di quanto dettato dal l'art. 2 del primo protocollo alla CEDU, come interpretato dalla giurisprudenza della Corte EDU, gli Stati possano legittimamente limitare l’accesso all’insegnamento superiore imponendo un numero chiuso, ma solo se l’obiettivo che essi vogliono raggiungere con ciò è legittimo. Nell’Unione europea, tuttavia, gli Stati membri non possono discriminare fra coloro che hanno la loro cittadinanza e coloro i quali hanno la cittadinanza di un altro Stato membro.

L'accesso all'insegnamento superiore nello spazio giuridico europeo: considerazioni su un diritto sociale internazionalmente garantito

PASQUALI, LEONARDO
2015-01-01

Abstract

Il contributo, dopo aver affermato l’esistenza di un diritto all'istruzione superiore nel diritto internazionale generale e regionale, analizza nello specifico inprimo luogo il diritto all'istruzione superiore nella CEDU ed il contenuto di tale diritto. Successivamente viene posta la questione relativa alle caratteristiche dei limiti all'accesso all'università e loro compatibilità con tale diritto, esaminando in dettaglio la specifica questione dell’accesso numericamente limitato (c.d. numerus clausus). Viene poi analizzato il diritto all'istruzione superiore nel diritto dell'Unione europea fra Carta dei diritti fondamentali e libera circolazione, rispondendo nello specifico al quesito se l’accesso all'università in uno Stato membro diverso da quello di origine possa essere limitato. Infine viene affrontato il tema della rimozione degli ostacoli: il riconoscimento dei diplomi ed il diritto ad ottenere le stesse prestazioni sociali dei cittadini dello Stato membro ospitante. in conclusione si ritiene di poter sostenere che il diritto all’istruzione è, nello spazio giuridico europeo, un diritto sociale internazionalmente garantito agli individui costituendo di conseguenza un obbligo generale a carico degli Stati (seppur a carattere programmatico), i quali sono chiamati ad assicurarne il rispetto. Per quanto riguarda nello specifico la legittimità dell’accesso numericamente limitato alle università, parrebbe prima facie potersi concludere nel senso che, alla luce di quanto dettato dal l'art. 2 del primo protocollo alla CEDU, come interpretato dalla giurisprudenza della Corte EDU, gli Stati possano legittimamente limitare l’accesso all’insegnamento superiore imponendo un numero chiuso, ma solo se l’obiettivo che essi vogliono raggiungere con ciò è legittimo. Nell’Unione europea, tuttavia, gli Stati membri non possono discriminare fra coloro che hanno la loro cittadinanza e coloro i quali hanno la cittadinanza di un altro Stato membro.
2015
Pasquali, Leonardo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/790368
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