I partenariati pubblico-privati di tipo “equity” nel settore idrico: costi e benefici alla luce di una comparazione tra Veneto e Toscana

Il presente articolo, partendo da una rassegna dei lavori pubblicati sul tema della partecipazione degli investitori privati al capitale delle utilities del servizio idrico, compara due modelli gestionali: quello “toscano”, caratterizzato quasi esclusivamente da aziende a capitale pubblico-privato, di rilevante scala dimensionale e operanti in aree con discreta densità abitativa; quello “veneto”, maggiormente frammentato e formato da aziende a capitale pubblico, con una minore dimensione in termini di abitanti serviti e metri cubi distribuiti. Obiettivo del lavoro è quello di misurare il costo o il beneficio per gli utenti connesso alla presenza del socio privato. Per 21 aziende selezionate sono stati raccolti i bilanci ed alcuni dati fisico-tecnici per gli anni che vanno dal 2010 al 2014. Applicando un modello di analisi economica, dallo studio emerge come la presenza di relazioni di tipo “equity” con i soci privati determini tariffe maggiori di circa 58€/192m3, incentivando così aziende ed autorità a ricercare forme alternative di partenariato (es. project financing).