« Tu sei quello che mangi »: le economie alimentari nelle analisi isotopiche di campioni medievali e postmedievali della Toscana

Da alcuni anni gli studi osteoarcheologici hanno cominciato ad avvalersi di metodi chimico-fisici che permettono l’acquisizione di nuovi dati quantitativi, utili per la ricostruzione della bioarcheologia delle popolazioni antiche. Una di queste applicazioni riguarda la paleonutrizione, vale a dire la ricostruzione, attraverso l’analisi chimica della componente organica dell’osso (il collagene), del tipo di alimentazione seguita dal gruppo umano in studio. Attraverso le indagini paleonutrizionali è anche possibile risalire al tipo di economia (agricoltura, allevamento), fornendo un contributo fondamentale alla ricostruzione dello stile di vita delle popolazioni del passato. Un altro aspetto importante è quello sociale, in quanto è possibile stabilire quali individui avessero più facile accesso ai cibi più pregiati, come carne ed altre proteine nobili, ed individuare le diverse classi sociali presenti all’interno del gruppo in studio.Questo primo contributo, anche se basato su campioni numericamente modesti, è già sufficiente per dimostrare l’interesse e l’utilità dei moderni studi paleonutrizionali in archeologia e in storia, finalizzati alla ricostruzione non solo della dieta, ma anche, in una visione più ampia, delle “esigenze” alimentari di particolari gruppi umani del passato. Questi studi si andranno sempre più utilmente affiancando alla bioarcheologia e alla paleopatologia nella ricostruzione dello stile di vita delle popolazioni antiche.