La ricostruzione del femore prossimale in oncologia può essere eseguita utilizzando megaprotesi da resezione o protesi composite. Uno dei problemi più importanti, comune alle due metodiche, è quello della reinser- zione muscolare, soprattutto dell’apparato abduttore. Gli Autori descrivono le diverse tecniche chirurgiche che possono essere impiegate a seconda delle diverse indicazioni. Le protesi composite associano i vantaggi dei trapianti osteoarticolari massivi a quelli delle megaprotesi, evitando alcune delle complicanze più frequenti. La possibilità di reinserire i tendini dell’apparato abduttore e dell’ileopsoas sul trapianto, consente di ri- pristinare una buona mobilità dell’anca, soprattutto dell’abduzione e della flessione, e di migliorare la stabilità dell’impianto riducendo le lussazioni postoperatorie. Con le megaprotesi la reinserzione muscolare risulta più difficile, con risultati funzio- nali meno soddisfacenti, che tuttavia sono stati molto migliorati modificando il dise- gno protesico e introducendo dispositivi che assicurando un buon ancoraggio musco- lare ne consente la reinserzione sul corpo protesico in modo meccanicamente stabile. I risultati funzionali sono migliori con le protesi composite. Ciò è dovuto alla possi- bilità di eseguire una reiserzione muscolare più fisiologica, meccanicamente valida e stabile nel tempo
Megaprotesi e protesi composite dell’anca in oncologia: il problema dell’ancoraggio muscolare.
CAPANNA, RODOLFO;
2005-01-01
Abstract
La ricostruzione del femore prossimale in oncologia può essere eseguita utilizzando megaprotesi da resezione o protesi composite. Uno dei problemi più importanti, comune alle due metodiche, è quello della reinser- zione muscolare, soprattutto dell’apparato abduttore. Gli Autori descrivono le diverse tecniche chirurgiche che possono essere impiegate a seconda delle diverse indicazioni. Le protesi composite associano i vantaggi dei trapianti osteoarticolari massivi a quelli delle megaprotesi, evitando alcune delle complicanze più frequenti. La possibilità di reinserire i tendini dell’apparato abduttore e dell’ileopsoas sul trapianto, consente di ri- pristinare una buona mobilità dell’anca, soprattutto dell’abduzione e della flessione, e di migliorare la stabilità dell’impianto riducendo le lussazioni postoperatorie. Con le megaprotesi la reinserzione muscolare risulta più difficile, con risultati funzio- nali meno soddisfacenti, che tuttavia sono stati molto migliorati modificando il dise- gno protesico e introducendo dispositivi che assicurando un buon ancoraggio musco- lare ne consente la reinserzione sul corpo protesico in modo meccanicamente stabile. I risultati funzionali sono migliori con le protesi composite. Ciò è dovuto alla possi- bilità di eseguire una reiserzione muscolare più fisiologica, meccanicamente valida e stabile nel tempoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.