Lo studio comprende 22 pazienti trattati consecutivamente con un innesto omopla- stico della pelvi associato a protesi d’anca dopo resezione periacetabolare di tumore osseo. La resezione includeva l’intero acetabolo e la testa del femore ed una consi- derevole porzione o la totalità dell’ileo in 17 casi. Durante il follow-up, che variava da 10 a 144 mesi (in media 67), sono state riscontrate due recidive locali. Quattro pazienti sono andati incontri ad un’amputazione secondaria, due per recidiva e due per infezione. L ’infezione ha avuto un tasso molto alto (23%), meno frequentemen - te sono state riportate lussazioni della protesi (5%) e fratture dell’innesto (9%). Frequente il ritardo di consolidazione fra innesto ed il pube che non sembra avere rilevanti conseguenze funzionali. I risultati funzionali, valutati nei 18 pazienti sopravvissuti, sono stati stimati buoni nel 44%, discreti nel 39% e insoddisfacenti nel 17% (inclusi i casi di rimozione del l’innesto e d’amputazione secondaria non dovuti a recidive locali). Si può conclude re che il trapianto della pelvi dove essere riservato a casi selezionati, in alternativa, bisogna considerare l’artrodesi e la coartazione ileo-femorale o la protesi a sella, quando si possa risparmiare una buona parte dell’ileo

La resezione periacetabolare pelvica per tumore primitivo dell’osso ricostruito con innesto omoplastico e protesi d’anca.Risultato di 22 casi consecutivi.

CAPANNA, RODOLFO;
2005-01-01

Abstract

Lo studio comprende 22 pazienti trattati consecutivamente con un innesto omopla- stico della pelvi associato a protesi d’anca dopo resezione periacetabolare di tumore osseo. La resezione includeva l’intero acetabolo e la testa del femore ed una consi- derevole porzione o la totalità dell’ileo in 17 casi. Durante il follow-up, che variava da 10 a 144 mesi (in media 67), sono state riscontrate due recidive locali. Quattro pazienti sono andati incontri ad un’amputazione secondaria, due per recidiva e due per infezione. L ’infezione ha avuto un tasso molto alto (23%), meno frequentemen - te sono state riportate lussazioni della protesi (5%) e fratture dell’innesto (9%). Frequente il ritardo di consolidazione fra innesto ed il pube che non sembra avere rilevanti conseguenze funzionali. I risultati funzionali, valutati nei 18 pazienti sopravvissuti, sono stati stimati buoni nel 44%, discreti nel 39% e insoddisfacenti nel 17% (inclusi i casi di rimozione del l’innesto e d’amputazione secondaria non dovuti a recidive locali). Si può conclude re che il trapianto della pelvi dove essere riservato a casi selezionati, in alternativa, bisogna considerare l’artrodesi e la coartazione ileo-femorale o la protesi a sella, quando si possa risparmiare una buona parte dell’ileo
2005
Donati, D; Di Bella, C; Colangeli, M; Pierro, M; Capanna, Rodolfo; Mercuri, M.
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